[caption id="attachment_2532" align="alignleft" width="160"]Helena Christensen[/caption]“Ho sempre rispettato e stimato la qualità e la professionalità di queste ragazze. I miei vestiti non hanno mai avuto paura di loro”. Con queste parole, a Milano, nel salone di 700 metri quadri del suo atelier, Gianfranco Ferrè, prima della sua “sfilata del cuore” ha spiegato come mai tante top model (alcune ormai indaffarate in attività lontane e diverse dalle passerelle) fossero accorse al suo invito. Ma ha anche chiuso una polemica, durata anni, che aveva visto alcuni stilisti lamentarsi per la prevaricante presenza delle indossatrici famose, a scapito dei loro vestiti. Ferrè, i cui abiti non temono di essere oscurati dal corpo di chi li indossa, è sembrato rendere omaggio a una generazione di donne dalla forte personalità, che ha contribuito a fare grande la moda degli anni 80-90. E così, per la festa voluta da Tonino Perna (patron della It Holding che controlla il marchio Ferrè) ha scelto molti nomi a lui cari per dar vita a 70 abiti tra i quali, per gli invitati, era difficile distinguere quelli del pret-a-porter da quelli dell’alta moda, perché tutti accomunati dal medesimo alto contenuto di idee. Ed era anche difficile individuare le “annate”: impossibile datare, infatti, il lungo e sontuoso paltò cammello, riemerso da lontani ricordi, ma diventato attualissimo con gli stivali dell’ultima collezione Ferrè.
Roberto Cavalli
La donna di Roberto Cavalli, che ha riportato sulle passerelle milanesi l’affascinante Cindy Crawford, fa la lady ma solo per scherzo, su una passerella tutta d’oro con fondale rinascimentale.
UNA SFILATA PER CONSACRARE IL CIOCCOLATO
Una sfilata di abiti ispirati al cioccolato, realizzati dagli allievi della scuola di moda romana Ida Ferri ha coronato l’incontro con gli esperti sul rapporto delle donne con il cioccolato che si è tenuto a Roma. In pedana, a consacrazione della passione femminile per il cibo degli dei, ha sfilato, per un pubblico formato da sole donne, la baronessa Giada Dromi, figlia della contessa Patrizia de Blanc, in prima fila con la rossa “madame Picasso”, altro personaggio chiambrettiano di “casa Balestra”. Il cioccolato tatuava i corpetti in tulle color carne, abbinati a gonne con code in tela denim o in raso vinaccio, si trasformava in spille, orecchini e centrali di collane e strozzini, decorava mini-abiti nude-look fatti di trecce di pop corn, mentre alle signore venivano distribuiti tazze fumanti della dolce bevanda e cioccolati di ogni tipo e gli oratori spiegavano i motivi del debole delle donne per il cioccolato.
ROBERTO CAVALLI
La donna di Roberto Cavalli, che ha riportato sulle passerelle milanesi l’affascinante Cindy Crawford, fa la lady ma solo per scherzo, su una passerella tutta d’oro con fondale rinascimentale.
Che il simpatico e bravo stilista fiorentino non sia impazzito, e non abbia affatto deciso di cambiare clientela, lo dimostra ancor prima della sfilata il suo parterre: sedute in prima fila tutte le starlette del momento, tutte le attricette che fanno a gomitate per piazzarsi davanti alle telecamere, tra qualche sorridente e compiaciuto signore come Carlo Rossella, Giorgio Gori, Emilio Fede.
Ma ancor più divertente del solito, lo spettacolo della moda di Cavalli, un genio nel suo genere, convince per vivacità e perfino mettibilità, come è il caso del tailleurino nero di breitschwanz, delle raffinate pellicce intarsiate, del bon ton autoironico che anima certi soprabiti di vernice da donna-gatto e certi vestiti longuette di mussola a fiori delicati e perfino a maniche lunghe. Continua a leggereLA CAMICIA CON LE IMPRONTE DIGITALI
Proprio nell’epoca in cui il Parlamento italiano si dibatte sul tema dell’immigrazione, attraverso proposte di legge che hanno suscitato vespai di polemiche, come la schedatura degli immigrati attraverso le impronte digitali; l’azienda Harry & Sons presenta all’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo, la camicia con l’impronta digitale.
Proprio così, l’azienda permette a propri clienti di scegliere una
camicia che poi in un secondo momento verrà personalizzata con le impronte digitali del cliente, che verranno ricamate o stampate sul tessuto.
Martino Midali – Collezione autunno-inverno 2002/03
Nel suggestivo spazio di Via Bronzetti, Martino Midali presenta il meglio della sua produzione per l’autunno – inverno 2002/03.
Tre le linee che segnano l’evoluzione del marchio, tre i passaggi stilistici per una donna che si trasforma, cambia pelle, senza mai tradire se stessa, in un ponte ideale tra i mast di ieri e le sperimentazioni di domani.
Forme essenziali e tagli al vivo per la prima linea, i capi spalla sono destrutturati e reinterpretati secondo le linee tipiche della maglieria, i volumi ridotti definiscono la figura, in un gioco di sottile sensualità.
Marangoni Fashion Show 2002
Sfilata “on the road” per la più blasonata scuola di moda milanese, che si apre alla città per l’abituale show di fine corso. C.so Como, la passerella si staglia nel bel mezzo della strada, due megaschermi proiettano le immagini dell’evento, l’ingresso è aperto al pubblico e per tutti distribuzione gratuita di lattine di birra. L´atmosfera è indubbiamente originale, la location è indubbiamente originale, il pubblico poi è originalissimo. I balconi degli appartamenti che si affacciano sul Corso diventano i loggioni di questo insolito spettacolo, che vede l´inquilino del quinto piano, l´extracomunitario che vende cianfrusaglie, la portinaia del N. 15, fianco a fianco con i variopinti rappresentanti del mondo della moda. Tutto molto democratico, ma…
SAVERIO PALATELLA 1

IED – Sogno in una sera di mezza estate
Di quante sfumature è fatto un sogno? Un po´ fiaba, romanticismo, ricerca di sé, viaggio, naturalità, un po´ metafisica, geometria, magnetismo animale, elemento organico, street. 47 studenti per 100 vestiti, 10 temi e un unico filo conduttore, “Il sogno”, come tema portante della sfilata di fine corso, organizzata dall´Istituto Europeo di Design-Moda Lab, per i suoi neodiplomati in Fashion Design.
MODART IN VIA MARGUTTA
[caption id="attachment_716" align="alignleft" width="120"]Nella foto un originalissimo abito da sposa di Alba Eloisa D’Alessandro [/caption]Riscoprire “Via Margutta”, uno dei luoghi più suggestivi e significativi per l’arte e la pittura romana. Come? “Modart” rilancia attraverso la moda e lo spettacolo, la via nota da anni per il soggiorno e il passaggio artistico di figure quali De Chirico, Guttuso, Picasso e Fellini, e dove tutt’oggi si trovano note botteghe artigiane, gallerie d’arte, antiquari, restauratori e pittori. Giovedì 11 Luglio alle 20,30 l’esclusiva strada situata nel cuore di Roma, diventerà passerella in cui sfileranno artisti della moda e della pittura. Il Trait d’union realizzato da Giovanni Morabito e Antonio Falanga, avverrà grazie all’allestimento di un vero e proprio palcoscenico che si illuminerà di stelle. L’evento si presenterà al pubblico nella sua formula originale, in cui il binomio arte-moda troverà il suo momento nelle varie performance dal vivo, ricche di idee, espressione e creatività.