Marangoni Fashion Show 2002

Sfilata “on the road” per la più blasonata scuola di moda milanese, che si apre alla città per l’abituale show di fine corso. C.so Como, la passerella si staglia nel bel mezzo della strada, due megaschermi proiettano le immagini dell’evento, l’ingresso è aperto al pubblico e per tutti distribuzione gratuita di lattine di birra. L´atmosfera è indubbiamente originale, la location è indubbiamente originale, il pubblico poi è originalissimo. I balconi degli appartamenti che si affacciano sul Corso diventano i loggioni di questo insolito spettacolo, che vede l´inquilino del quinto piano, l´extracomunitario che vende cianfrusaglie, la portinaia del N. 15, fianco a fianco con i variopinti rappresentanti del mondo della moda. Tutto molto democratico, ma…
Gli inviti distribuiti risultano completamente inutili, se non una presa in giro, nessun posto a sedere, una calca da paura, impossibile vedere i vestiti se non dalla vita in su, dal momento che anche i megaschermi sono parzialmente coperti, il tutto sotto una costante minaccia di pioggia.Gomitate, spintoni, ombrelli che si aprono e si chiudono oscurando quel minimo di visuale, ancora una volta la sensazione è che in nome della “grandeur” dell´Istituto si sia voluto strafare, privilegiando la scena alla sostanza e mettendo in secondo piano il lavoro degli studenti.70 i ragazzi impegnati nella sfilata, i neodiplomati appena sfornati dalla scuola che andranno ad ingrossare le fila dei protagonisti della moda italiana e non.Pur nella varietà delle proposte e le inevitabili ingenuità stilistiche, la qualità dei progetti è buona, in alcuni casi ottima a conferma del valore indiscusso dell’Istituto e dell’ottimo livello di preparazione dei suoi studenti.

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