Speciale moda Parigi (marzo 2001)

L’erotismo di Christian Lacroix

E’ decisamente sensuale l’atmosfera sulla passerella di Lacroix, che fa accompagnare la sfilata da un filmato porno-soft. In pedana sfilano modelle piene di pon pon, che indossano collant fluorescenti su tacchi vertiginosi, shorts minimi, bustier e vestitini, in un collage di colori sgargianti che dà vita a un mix irriverente. Per un guardaroba meno osé, invece, si può scegliere il kimono in moire miele, allacciato dietro, il passamontagna di volpe su pantaloni e top rosa cipria e soprattutto una serie di abiti corti e lunghi, in un meraviglioso patchwork di paillettes a geometrie futuriste.

Le novità di Hermès

Tutt’altro discorso in Faubourg Saint-Honoré, dove la maison Hermès esibisce una collezione che rompe con il suo concetto tradizionale di classicità. Innovativa a suo modo la serie di tailleur pantaloni oversize, di taglio maschile ma senza i revers, di tessuto cachemire sottilissimo e preziosissimo. I toni di blu sono accostati tra loro con lievi gradazioni di colore, i cappotti-gilet sono senza maniche e i paltò di capra marrone sono da portare due alla volta, per sfidare il grande freddo. Bellissime sono le tuniche-bustier e i calzoni di cachemire nero, gli abiti statuari di seta ottoman senza un difetto, ma anche senza un gioiello. Accessorio clou per il prossimo inverno sarà invece il nuovo foulard Losangue, un rombo profilato da mettere intorno al collo, con la piccola H sul retro. E mentre l’ufficio stampa smentisce ufficialmente le voci che vorrebbero Jil Sander in arrivo da Hermès, il marchio si prepara a inaugurare a Tokyo alla fine di giugno il negozio disegnato dal genovese Renzo Piano.

Le russe di Nina Ricci

E’ ispirata alla Russia, con tocchi bizantini, la nuova collezione di Nina Ricci, impegnata nel grande rilancio del marchio. Le modelle hanno i capelli raccolti in giri di trecce e indossano abiti in broccato e astrakan, grandi colbacchi da ussaro color vino, stivali e cappe di visone a gradazioni di rosso, vestiti a frangia, abitini in chiffon o in rete doppiata e robe manteaux arricciati.

I calzettoni di Cacherel

Clements Ribeiro, la coppia che disegna Cacherel da due stagioni, per il prossimo inverno manda tutte in giro in calzettoni di microfibra, con bordo luccicante di strass. Interessante il trompe-l’oeil stampato su vestiti, maglie e pantaloni, con l’inganno di finte arricciature, fiocchi, cinture, collane, cravatte. Il motivo ricorda un po’ Roberta di Camerino, in versione ragazza.

Il rock gitano di Kenzo

E’ una “rock gitana” la donna di Gilles Rosier, stilista di casa Kenzo, che indossa gonne e sottogonne in pizzo e stampe floreali, con giubbini in pelle dipinta a mazzi di rose e giacche di cuoio stampato. In passerella si vede molta maglia e tanto velluto, il nero è alternato al rosso arancio e al ruggine. Gli stivaletti con una sorta di sperone, i tailleur pantalone da domatore e le borse-fondina alla cintola danno alla collezione una vaga aria da circo.

La donna felina di Paco Rabanne

Indossa morbidi stivali a calza e a tacco piatto, con completi in vacchetta o vestitini in pasticche di plexiglas, lunghi paltò di montone verniciato o completi in maglia metallica la donna felina di Paco Rabanne. La gatta, moderna ma molto versatile, preferisce il nero con qualche tocco di bianco e di rosso, smilzi tailleur pantaloni o bustier di metallo ossidato, tubini di nappa e tricot o mini-tuniche lamellari.

I travestiti di Thierry Mugler

Le eroine di Mugler invece sono dei travestiti, perfino quando si abbigliano da coloratissime Barbie. Sulla scalinata metallica, che vuole far pensare a certi scorci di New York, si alternano collegiali in calzettoni e polacchine a stiletto, bambolone con capelli in tutti i colori caramellosi e completi pantalone, in tinte altrettanto vistose, ballerine in peplo e donne gatto con bionde capigliature rasta, trucco felino, body leopardato, sotto abiti bustier di pelle o peluche crema.

Il nero totale di Louis Vuitton

E’ una collezione tutta nera, appena ravvivata da tocchi di grigio, quella ideata da Marc Jacobs. Il giovane stilista americano rinnova il famoso monogramma di casa Vuitton, rendendolo indecifrabile sulla pelle color pece delle valigette. Tutta la collezione ha un’aria giovane, con i bermuda o i bottoni a pon pon di visone bianchi o neri applicati ad abitucci bamboleggianti a vita impero. Qua e là si intravvede il denim grigio per i jeans, da portare con il risvolto alto, bolerini da torero o con orlo di ruches, e il tocco lussuoso di abiti e gonne in foca profilata di puzzola.

Il “romantico-spaziale” di Costume National

Il nero domina anche la collezione di Costume National, acceso soltanto da pochi sprazzi di verde smeraldo. Il marchio dei fratelli Capasa sceglie il tema “romantico-marziale” per spalle a punta, intarsi di pizzo e pelle, tagli alla Fontana, inserti vertiginosi di tulle, blazer maschili da infilare nei pantaloni. I guanti lunghi, da portare anche sopra la manica del blazer, fanno pendant con gli stivali morbidi di camoscio, le minigonne si alternano con i pantaloni maschili stretti alla caviglia.

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