ROMA SI CONFERMA CITTA’ SOLIDALE

È stato più volte sottolineato, ma vale la pena ripeterlo. L’alta moda a Roma vuol dire lusso, glamour, gusto del bello ma anche del buono.
La manifestazione, dando seguito ad una prassi più che consolidata, investe volentieri su iniziative legate all’ambito del sociale; è per questa encomiabile mission che si trovano in calendario eventi come “Per riprendere il filo. Percorso formativo per uscire dal disagio” e “Fashion for Good. Per l’abito utile”. Il primo è un progetto, ideato da Stefano Dominella, finanziato dall’Ufficio Delle Consigliere di Parità della Provincia di Roma in collaborazione con IRFI, l’Assessorato alle Politiche del lavoro e sociali del Comune di Roma e coordinato nelle sale della scuola di moda Ida Ferri. Un final work speciale, in programmazione al MAxxI di Roma, dove 20 ragazze (tutte fra i 18 e i 27 anni) vittime di emarginazione e violenza hanno realizzato una collezione ispirata al Giappone disegnata da Alviero Martini.
Il 12 Luglio, invece, si è tenuta la quinta edizione di “Fashion For Good”. Il convegno, proposto e ideato dalla giornalista Stefania Giacobini, che si propone di utilizzare la moda come veicolo di promozione e valorizzazione sociale, personale ed estetico. Agli studenti dello Ied di Roma è stato affidato il compito di presentare “Linda”, un abito per L’alzheimer; a quelli del Rochester Institute of Technology di New York, invece, il “White Cane Label”, un progetto che si propone di aiutare concretamente le persone cieche o con forti problemi visivi a essere più indipendenti nell’identificazione degli abiti all’interno del loro guardaroba. Un esempio concreto di come tecnologia, fashion e solidarietà sociale, se utilizzati sinergicamente, possano produrre davvero eccellenti risultati qualitativi!

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