Nell’immenso bazar del MOMI, tra gli innumerevoli stand di vestiti ed accessori, c’è un padiglione che spicca tra gli altri, per immagine e filosofia: WHITE. L’atmosfera è decisamente accogliente ed insolita per un padiglione fieristico, musica di sottofondo e una luce calda ad illuminare la sala, un lungo bancone da bar percorre l’intero spazio invitando al relax e al confronto.
“Una sezione esclusiva, riservata a quelle realtà imprenditoriali di impronta stilistica che propongono qualcosa di assolutamente innovativo”, questa è la presentazione ufficiale del padiglione riportata sui cataloghi illustrativi della manifestazione. WHITE come vetrina ideale per gli stilisti emergenti pronti a spiccare il volo verso l’alta moda? Cerchiamo una conferma facendo un giro tra gli stand e ci accorgiamo che le realtà presenti sono assolutamente eterogenee, dal marchio consolidato a quello esordiente, da realtà sperimentali incredibilmente creative a quelle già affermate e dall’impronta classica. GALLINE REGINE, marchio piemontese alle sue prime uscite importanti, propone linee nuove e asimmetriche, i capi vengono rivisitati completamente, strappati e ricostruiti in modo nuovo, per una moda giovane e anticonformista, in linea con il trend delle sfilate di Milano Moda Donna. Stile scanzonato e all’insegna del patchwork per l’olandese LERAC, dove si respira aria di vintage e i vecchi capi vengono riciclati, scomposti e ricomposti come in un puzzle di stoffe. Il risultato è una serie di capi coloratissimi uno diverso dall’altro, pezzi unici, su misura, come quelli che si trovano in certi i negozi dell’usato di Bleecker Street o Notting Hill a Londra. Classe e classicità invece per il marchio belga NICOLE CADINE, che conferma la tendenza al romanticismo, proponendo un’eleganza essenziale ma ricercata, impreziosita da improvvise trasparenze e mille volantes, dove la ricerca del tessuto, delle sete e dei taffettà diventa fondamentale. Un total look giovane e ricercato quello di GAETANO NAVARRA, caratterizzato da continui interventi sui capi, ora grosse applicazioni a forma di croce, ora ricami scomposti come toppe sui jeans, ora strappi. Quattro marchi tra i tanti presenti, quattro stili diversi che danno l’idea di una manifestazione esclusiva e ambiziosa, che vuole essere un punto di riferimento prestigioso per brand vecchi e nuovi, trampolino di lancio per gli esordienti e conferma per i veterani. Destrutturazione, trasparenze, arricciature, nodi, lacci, tagli e asimmetrie ma anche romanticismo ed essenzialità, classicità e stravaganza, gli stili si incontrano e si scontrano al padiglione WHITE, unico comune denominatore…la qualità.