Sposaitalia aumenta il mercato estero

Nonostante il calo dei matrimoni, che si è notato statistiche alla mano in questo primo scorcio del terzo millennio, calo fisiologico peraltro dovuto in parte anche a fenomeni demografici e sociali; il mercato della sposa regge bene. A dimostrarlo i dati di “Sposaitalia 2001” la manifestazione più importante del settore che si è svolta a Milano.
Tra gli espositori grande euforia per via di un tangibile aumento dei compratori esteri: giapponesi in prima fila ma anche greci e spagnoli, a conferma che la vecchia tradizione sartoriale italiana mantiene invariata negli anni il suo valore, pur evolvendosi in forme stilistiche sempre nuove ed originali. Quattro le tendenze moda per la sposa 2002 che sono emerse a “Sposaitalia”: l’abito botanico, l’abito jackie, l’abito fusion e l’abito déjeuner sur l’herbe. L’abito botanico: L’ispirazione e vegetale, ma questa volta non floreale. Il gioco è quello dell’erbario, dei rami, delle foglie che ricordano le fate del bosco della tradizione nordica. Tralci d’edera che si dispongono a spallina, fili di paglia, timidi e leggeri che segnano il punto vita, steli verdi esili e delicati lungo gli orli, ma anche foglioline moltiplicate e disposte lungo tutto l’abito, pronte a frusciare per un soffio di vento o soltanto per un passo. Acconciatura: capelli raccolti, ma con uno chignon “disordinato” che fa spuntare le ciocche un pò a ventaglio. Scarpe: Sabot che riprendono il decoro dell’abito. L’abito Jackie: Torna ad essere lei, Jacqueline Kennedy, la musa indimenticabile e indimenticata dell’eleganza consacrata da una mostra al Metropolitan. I suoi abiti sono rigorosi, semplici, eppure regali. Quasi sempre realizzati in taffetà o in raso hanno linee determinate, scolli geometrici e poco generosi, maniche al gomito o tre quarti ed un solo elemento decorativo: il bottone ricoperto, un fiore stilizzato, un fiocco immobile e composto. Acconciatura: taglio netto, nessun fiore e nessun velo. Scarpe: décolleté in tessuto dalla linea affilatissima. L’abito fusion: E’ lo stile che mescola le culture: i tessuti indiani, sete cinesi, accessori afro; ispirazioni di vario genere e di varia natura, ma anche di grande personalità, accostati con disinvoltura e con un fluido magico. Tutto è estremamente morbido: una stola appoggiata sulle spalle, una gonna di garza, una tunica a Kimono. Acconciatura: capelli raccolti e bloccati da un fermaglio di madreperla. Scarpe: sandali preziosi. L’abito dejeuner sur l’herbe: E’ l’abito dichiaratamente estivo, quello che sa di sole, di campagna, d’aria aperta. Uno stile ingenuo, un pò bucolico che “sposa” con una camicia e una gonna o che sovrappone i teli con un effetto a tovaglia. Le trame dei tessuti sono grosse ed evidenti, ma estremamente naturali proprio come le fibre prima di diventare colorate. Acconciatura: tirati e raccolti ma in testa un piccolo insolito chignon. Scarpe: leggere, molto aperte nello stesso tessuto.

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