John Galliano in trionfo in occasione della presentazione della nuova collezione Christian Dior. Una collezione in cui la sua fantasia e la sua inventiva hanno raggiunto il top, presentata in forma di spettacolo fantastico, di viaggio attorno al mondo. Sarà una coincidenza fortuita, ma mai come in questa stagione in cui l’uscita di scena di Yves Saint Laurent ha acceso il dibattito sul futuro della Haute Couture, l’Alta moda ha dimostrando la propria vitalità e la capacità di rinnovarsi e trovare nuove formule. Certo, se si pensa al Dior degli inizi della Couture, del celebre Monsieur è rimasto ben poco oltre al nome, ma stile a parte la capacità sartoriale di oggi ha nulla da invidiare a quella del dopoguerra.
Galliano diverte perché si diverte. Intanto, ha cancellato le stagioni perché nella sua collezione non c’è proprio nulla di estate o di primavera. Poi, ha organizzato uno spettacolo in cui ha mescolato il teatro No al circo, i balletti da circo alle parate militari. Primo “ciak” su due muscolosi asiatici in string, che hanno dato il via musicale percuotendo immensi tamburi appesi alla parete. Poi, la passerella. Spuntano dall’Asia profonda, dalla Mongolia, dal Tibet, ma anche dal Giappone, dall’Ungheria, dalle steppe siberiane i suoi modelli spettacolari e colorati, i suoi mantelli ampi e ricamatissimi, le ghette di pelo su sandali da frate, i cappelli immensi di lana a strati un pò Gavroche, e le immense parrucche-cappello come torri, coloratissime. C’è il circo, il Fantomas donna che si arrotola e si srotola lungo la passerella, il Pierrot un pò Pierrot un pò Topolino. Poi ci sono gli accenni immancabili allo stile militare, ma molto ludici, qualche spallina d’oro su un mantello ricamato dalle maniche che arrivano a terra, qualche passo d’oca appena accennato. Tanto per non perdere l’abitudine. Dopo la musica delle steppe, il suono delle balalaike, ci si poteva aspettare un Galliano vestito da ussaro. Ebbene, no, l’inglese scavezzacollo anche stavolta ha sorpreso: si è vestito da pirata, forse per sottolineare il suo gusto per le scorribande nel mondo della fantasia.