ITS SIX DIESEL AWARD 2007

Diesel Award Winner Horiuchi
Assistere alla fase finale di un concorso per giovani stilisti è sempre una grande emozione.

Quando, poi, il concorso in questione è “Its Six – Diesel Award”, allora si ha la piena consapevolezza di essere protagonisti di una delle più importanti pagine della storia della moda moderna.
In un momento storico in cui il talento diventa sempre di più una merce rara, essere travolti da una tempesta di creatività diventa una esperienza eccitante.
Proprio l’eccitazione è il sentimento che ci ha accompagnati nel vedere le creazioni estrose e soprattutto ancora lontane dalle logiche commerciali dei giovani finalisti di “Its Six”.

Giovani stilisti accomunati dall’entusiasmo, dalla determinazione, dalla passione e soprattutto dalla voglia di mettersi in mostra davanti ad una qualificatissima giuria di addetti ai lavori, qual è quella di “Its Six”.
Wilbert Das (direttore creativo di Diesel), Raf Simons (direttore creativo di Jil Sander), Sophia Kokosalaki (stilista di moda), Maria Luisa Frisa (responsabile dei progetti editoriali e di comunicazione di Pitti Immagine Discovery), Renzo Rosso (anima di Diesel), sono solo alcuni nomi della giuria che ha dovuto faticare non poco nello scegliere prima i finalisti e poi i vincitori del concorso.
Teatro della cerimonia di consegna del Diesel Award e degli altri premi minori, l’antico mercato del pesce di Trieste, oggi rimesso a nuovo e trasformato in una moderna sala polifunzionale.
Ad aggiudicarsi l’ambitissimo “Diesel Award” il giovane designer nipponico Taro Horiuchi, che non ha avuto molte difficoltà nel conquistare i favori della giuria, grazie ad una mini collezione ispirata alle antiche religioni africane. Paradossalmente, la ricerca di queste antiche religioni ha permesso al giovane stilista di focalizzare il suo lavoro su futuristiche forme geometriche. Ne è nata una collezione che coniuga alla perfezione elementi tipici dello sportswear con le tradizionali tecniche di lavorazione sartoriali.
Grazie al “Diesel Award”, Taro Horiuchi, avrà l’opportunità di lavorare a fianco di Wilbert Das, nel team creativo di Diesel, inoltre la sua collezione sarà prodotta e distribuita, da marzo 2008, nei più importanti stores Diesel sparsi nel mondo: Milano, Parigi, Berlino, New York, Los Angeles, Tokyo, Londra e Antwerp.
A “Its Six” si è anche messo in mostra il giovane designer tailandese Ek Thongprasert, vincitore di due premi: “Fashion collection of the year” e “Develon Award”.
Ek Thongprasert ha conquistato i giurati grazie ad una collezione fantasiosa e, quindi particolarmente creativa.
“Il piccolo principe” è una delle fonti d’ispirazione di Ek, che ha esplorato le differenze e i tratti comuni tra l’adulto e il bambino. Dietro austere maschere di uomini e donne si nasconde l’animo fanciullesco. Quindi una collezione che coniuga elementi del “mondo dei grandi” con elementi tipici dell’infanzia.
Sulla passerella dell’antico mercato del pesce di Trieste, ha dato saggio del suo estro e della sua creatività anche la giovane designer lituana Migle Kacerauskiene.
La giovane designer baltica sorprende tutti e si aggiudica il premio “fashion special prize”, grazie ad una collezione ispirata al Giappone, dove non mancano i tradizionali kimono, ma riveduti e corretti alla maniera della stilista. I capi della collezione sono stati costruii seguendo il principio “Wabi”, la concezione della bellezza secondo la cultura nipponica.

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