ROBERTO CAVALLI UOMO PE 2007

creazione Cavalli
L’immagine di Naomi e Afef, che sfilano in tutto il loro splendore lungo il Ponte Vecchio di Firenze, è senz’altro quella che ricorderemo di più della 70esima edizione di Pitti Uomo.
La prima avvolta nel candore di un abito bianco da sposa, la seconda in un abito di seta color carne.
Abile regista in tutto questo Roberto Cavalli che ha scelto uno degli angoli più belli del mondo per presentare la sua collezione uomo per la primavera-estate 2007.
In passerella un’inedita versione dell’uomo Cavalli: sobria, senza eccessi, perfino meno colorata, in perfetto stile dandy.
Rimane soltanto un ricordo dello stile tipicamente rockettaro che aveva caratterizzato l’uomo Cavalli. Lo stesso stilista afferma: “Io sono nato ispirato dalle rockstar, ma ormai ho visto che perfino Lenny Kravitz vira sul vestiario più classico. Le esagerazioni non piacciono più agli uomini – prosegue Roberto Cavalli –. Le nostre giacche sono tagliate alla perfezione senza tralasciare l’elemento che più mi caratterizza: la pelle morbida e stampata”.
Roberto Cavalli che di fantasia e creatività ne ha da vendere, pur presentando sul lastrico del Ponte Vecchio una collezione senza fronzoli, non ha tralasciato quel suo tocco estroso che ha sempre contraddistinto le sue creazioni: un foulard sul collo dei modelli annodato come cravatta o buttato sulla spalla. “Vorrei che diventasse un vezzo maschile destinato a rimanere nel tempo” – ha spiegato Roberto Cavalli -.
L’uomo proposto da Roberto Cavalli dimostra anche buon gusto negli abbinamenti: così senza sbavature la scarpa è in tinta con la cintura, la giacca col pantalone.
In un contesto così surreale non potevano certo mancare, sul parterre, i personaggi del jet set, attori immancabili alle sfilate dello stilista fiorentino: Bianca Jagger icona del tuxedo negli anni ’70, Leonardo Pieraccioni, Matteo Ceccarini, Marta Marzotto, solo per dirne alcuni.

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