La sposa? Sotto il burqa è nuda. ”Sotto il burqa niente” è l’ultima provocazione dello stilista napoletano Gianni Molaro, paladino del lusso, già creatore dello strascico più lungo del mondo e dell’abito da 10 miliardi tessuto con diamanti.
Un modella, ricoperta da un castigato burqa riproduzione in seta di san Leucio di quello imposto alle donne afghane, ha svelato la sua nudità in passerella a Tuttosposi, la rassegna sul matrimonio in corso di svolgimento alla Mostra d’Oltremare di Napoli.
”Un modo per inneggiare alla liberazione della donna – spiega Molaro – attraverso il nudo e la bellezza e, oltretutto, in un contesto tradizionale come quello del matrimonio. Ho realizzato un burqa prezioso, in quello splendido color avion che ricopre le bellissime donne afghane, per ribadire che si può essere prigioniere anche in una gabbia d’oro e che la prima e più grave costrizione è quella del corpo”.
Sotto il burqa la modella indossa solo un perizoma di brillanti, per non offendere il senso del pudore delle migliaia di visitatori, spiega Molaro, e di famiglie che assistono alle sfilate napoletane. ”Con i brillanti ho voluto ribadire che l’alta moda deve essere lusso”, sottolinea lo stilista polemizzando con Armani. Dalla provocazione di Molaro si dissociano parzialmente gli organizzatori della manifestazione. ”Per noi la moda deve essere più chic che choc – dichiara Lino Ferrara di Edifahion – come ha detto il maestro Renato Balestra inaugurando la nostra settimana dell’alta moda. Ma se il burqa in passerella può essere una testimonianza contro l’oppressione femminile allora siamo d’accordo”.