C’e’ fermento al padiglione 6 Febbraio della Fiera di Milano, và in scena il circo della moda, con il suo lusso e le sue stravaganze, l’atmosfera che si respira è quella delle grandi occasioni. In Fiera i ritmi sono frenetici, le presentazioni si susseguono senza sosta, Mario Boselli, Presidente della Camera della Moda, da buon padrone di casa fa la spola tra l’una e l’altra senza tregua. I giornalisti, gli imbucati, le hostess, i buyer, gli uffici stampa, le coda interminabili prima delle sfilate, tutto sembra uguale a sè’ stesso, tutto o quasi… Sono passati pochi giorni dagli attentati terroristici negli States, la presenza americana è praticamente nulla, scarsi anche i buyer giapponesi, decisamente in tono minore la presenza degli immancabili vip. A vigilare su tutto un servizio d’ordine mai visto, controlli, perquisizioni, raggi x per le borse e metal detector per le persone, l’allarme terrorismo è arrivato anche a Milano e ha cosparso col suo veleno anche l’imperturbabile mondo della moda. L’atmosfera ai controlli è seria e forse un po’ scocciata, ma si prende atto della drammaticità del momento e tutti si sottopongono con disciplina e rassegnazione al rituale del metal detector. Ma si sà la moda è spettacolo, apparenza, scena e così anche le spropositate misure anti-terrorismo si rivelano un clamoroso bluff. Ora, non vogliamo sapere chi e perché il nostro amico giri abitualmente con un coltello a serramanico nella borsa, stà di fatto che in prossimità del metal detector il problema si pone, cosa farne? Denunciarlo ai vigilantes, nasconderlo da qualche parte, con il rischi che qualcuno lo scopra e scoppi il caso, lasciarlo in custodia a qualcuno..e con quale motivazione… Nel dubbio lo toglie dalla borsa e lo mette in tasca, decide di lasciarlo in custodia ai vigilantes, ma una volta passato attraverso il metal detector si accorge con stupore che nulla è successo, nessun segnale sonoro, nessun allarme assordante. Un coltello dalla lama lunga 7 cm è passato indisturbato, beffando il clamoroso servizio d’ordine improntato per l’occasione. D’accordo, è difficile pensare che con coltellino si sarebbe potuta commettere una strage, ma non è forse vero che i dirottatori kamikaze responsabili di 6.000 morti avevano in dotazione solo taglierini e piccoli coltelli?!
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