Sorprende Coccapani, proponendo una collezione aggressiva e carismatica, piena di citazioni stilistiche e visive, così diversa dalla compassata eleganza delle ultime sfilate.
La qualità sartoriale resta un mast, ma diventa un ponte ideale verso forme più radicali, articolate, irrequiete, che si rincorrono e sovrappongono attraverso un gioco continuo di irregolarità e asimmetrie, stratificazioni e intarsi.
I toni sono morbidi e sensuali, anche per le fantasie e i ricami tono su tono, bianchi, beige, grigi, rosa antico, salmone e qualche sprazzo improvviso di rosso e azzurro.
Anno: 2019
Alessandro De Benedetti
[caption id="attachment_378" align="alignleft" width="120"]Nelle foto collezione 2002/2003 di A.De Benedetti[/caption]Corsetti stretti in vita, tacchi vertiginosi, maschera sul volto e mantello. E’ una Dark Lady fascinosa e cattivissima, la donna di Alessandro De Benedetti, per la primavera-estate 2002/03.
Un po’ Mata Hari, per quel retrogusto da film noir anni’40, un po’ Cat Woman, per il fetish dei capi in vernice, in pelle e l’immancabile corollario di lacci, nodi, collari, che s’intrecciano lungo il corpo, imbrigliandolo con sensualità.
A Milano moda donna le feste “a tarallucci e vino”
La moda è sempre stata sinonimo di “mondanità” e, anche nel caso di “Milano Moda Donna Collezioni 2002” sembra che la formula sia azzeccata. Dopo una
giornata trascorsa tra presentazioni, sfilate e ufficio stampa, a fine serata iniziano le feste mondane. Certo ridimensionate rispetto agli anni d’oro della moda (prima dell’undici settembre 2001) ma pur sempre ricche e
variegate. Prendiamo ad esempio la giornata di venerdì 27 settembre, una giornata come tante per la maggior parte della gente, ricca di feste per gli operatori della moda.
Simultaneous
Anime irrequiete attraversano la passerella di Simultaneous, profondamente calata in un’atmosfera sospesa, ovattata e metafisica, dove domina il bianco e le forme sfuggevoli.
La storia su cui s’intreccia la collezione è quella di Frances Farmer, attrice degli anni ’40 progressista e anticonformista, portata alla follia e rinchiusa in manicomio dalla brutalità degli Studios hollywoodiani e dall’insaziabile protagonismo della madre.
Alexandro Palombo
Installazioni video alle pareti bombardano la platea con immagini di guerra, politici, attentatori kamikaze, vittime e gente disperata.
Sulla passerella il filo spinato imbriglia giochi di bambino e le modelle sfilano con il viso segnato da un trucco pesante, quasi tribale e in parte sbavato.
Sono le lacrime e il sangue di una terra tormentata e bellissima, crocevia di culture e fulcro di storia.
La tradizione salentina e meridionale tanto cara al giovane stilista, viene estesa idealmente al mediterraneo e al medioriente in particolare.
E-play
E’ l’America anni ’30, riveduta e corretta con ironia e dissacrazione, lo scenario ideale in cui E-Play ha voluto ambientare la sua collezione primavera-estate 2002/03.
Sono gli anni dei gangster e del charleston, del proibizionismo e del Cotton Club, gli anni di Walt Disney e King Kong, di Amelia Farhart e Marlene Dietrich, anni intensi e ricchi di contraddizioni.
Saverio Palatella
C’è un’esposizione speciale al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, la folla è quella delle grandi occasioni.
Percorriamo i bellissimi cortili interni, le logge, i lunghi corridoi…
Musica mediorientale suonata dal vivo riecheggia nell’aria come un sottile richiamo, la sfilata di Saverio Palatella ha inizio.
Luce e colore sono i protagonisti assoluti di una collezione preziosa e dai forti connotati etnici.
Alma
Venghino, signore e signori, venghino, lo spettacolo stà per iniziare….
E’ un’atmosfera magica quella che accoglie gli spettatori nell’ottocentesco teatro del Florilegio che ospita il Circo Togni, nell’aria si respira profumo di popcorn e zucchero filato, mentre un trapezista volteggia nell’aria inseguito dalle luci di scena.
Questa la location d’eccezione scelta da Alma per la sua nuova collezione firmata da Angelos Frentzos.
ELISABETTA AMORUSO: IL CLASSICISMO IN PASSERELLA
Martedì 3 dicembre, durante il settimanale appuntamento dell’Art Cafè con la moda, allestito con stile consolidato dalla DDF Promotion, ha debuttato Elisabetta Amoruso. Le creazioni proposte, dominate dai classici colori grigi e neri, erano rivolte ad una donna forte e dominatrice (proprio per questo, due modelli a dorso nudo sono stati imprigionati in una gabbia allestita sulla passerella per l’occasione): che dire, gli abiti erano un po’ carenti d’originalità e di stile, rivolti più ad una donna matura piuttosto che una giovane ventenne.
La perla primavera/estate 2003
Provate a mettere insieme una raccolta di immagini e ricordi di Marlene Dietrich, la prima copertina di Vogue America, realizzata da Anna Wintour ,che ritrae una giacca ricamata su un paio di jeans stinti ornati di perline e le immagini del passato tirate fuori dall’archivio di La Perla. Ora aggiungete le atmosfere inebrianti della New York primi anni ’80, quando tutto era permesso e la grande mela, cosmopolita in assoluto, era il crocevia di tante culture diventando il centro motore delle nuove tendenze.
Mescolate insieme gli elementi fin qui descritti ed ecco uscire fuori la nuova collezione La Perla, per la primavera/estate 2003.