C’è un’esposizione speciale al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, la folla è quella delle grandi occasioni.
Percorriamo i bellissimi cortili interni, le logge, i lunghi corridoi…
Musica mediorientale suonata dal vivo riecheggia nell’aria come un sottile richiamo, la sfilata di Saverio Palatella ha inizio.
Luce e colore sono i protagonisti assoluti di una collezione preziosa e dai forti connotati etnici.
Sartorialità occidentale e forme orientali sono il mix ideale di capi dai volumi scivolati ed ampissimi, votati all’eleganza e al comfort.
Ancora una volta Palatella gioca con gli strati, creando abiti che sono la somma di elementi diversi e intercambiabili, giacche lunghissime su gonne-grembiule, su pantaloni oversize, per un insieme leggerissimo ed elegante.
Importanti come sempre gli accessori, chiaro riferimento al tema del viaggio, alti collari di metallo lavorato con pietre dure, coloratissime collane annodate attorno al collo, morbide borse da portare a tracolla.
Belle le minigonne dal taglio asimmetrico, legate a grembiule e con inserti di tulle.
Non manca la maglia traforatissima lavorata a pizzo, ora semplice inserto ora sensualissimo vestito.
La gamma cromatica è leggera e solare, bianco, grigio, rosa pallido, sabbia, l’immancabile nero. Fantasie di righe e decori etnici attraversano alcuni capi, curiose le stampe “a spruzzo” con sfumature di giallo e turchese.
E’ un’alchimia di elementi diversi la collezione di Palatella, suggestioni lontane, ricerca e qualità sartoriale per un risultato come sempre affascinante.