Simultaneous

Anime irrequiete attraversano la passerella di Simultaneous, profondamente calata in un’atmosfera sospesa, ovattata e metafisica, dove domina il bianco e le forme sfuggevoli.
La storia su cui s’intreccia la collezione è quella di Frances Farmer, attrice degli anni ’40 progressista e anticonformista, portata alla follia e rinchiusa in manicomio dalla brutalità degli Studios hollywoodiani e dall’insaziabile protagonismo della madre.
Inquietudine e diafana bellezza prendono forma in abiti impalpabili come garze, leggeri e trasparenti, dove asimmetrie, fasce svolazzanti come petali, forme irrisolte sembrano tenute assieme da lacci stretti in vita o attorno al collo.
Maniche lunghissime come camicie di forza attraversano l’intera collezione, in un mix di sensualità e tensione emotiva, nella quale s’inseriscono anche cinghie, cinture, catene, che stringono il corpo definendone il profilo, in un perenne conflitto tra libertà e costrizione.
Reti metalliche, tessute finemente come ragnatele, diventano ornamenti preziosi da indossare sopra lunghi abiti.
In questo sottile gioco di contrasti che è la mente umana s’inseriscono i toni del nero, del moro e del rosa antico a spezzare l’asettico dominio del bianco. Non manca qualche accenno di fantasia.
I volumi sfuggono ad ogni controllo, irregolari, fluidi e avvinghianti al tempo stesso, carichi di elementi asimmetrici e sfilacciati, liberi e pieni di movimento.
Una collezione romantica e grintosa al tempo stesso, decisamente originale, in perfetto stile Simultaneuos, un marchio giovane ma con un incredibile carisma.

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