Antonio Marras

Sette anni fa Antonio Marras debuttava sulle passerelle romane, durante la kermesse dell’alta moda. La storica di costume e moda Bonizza Giordani Aragno lo definì “Il Christian Lacroix italiano”. E afferma “Oggi potremmo parlare del John Galliano nostrano”. Sta di fatto che il designer ancora una volta, in questo caso per la presentazione della collezione donna f/w 2003/04, lascia dietro di sé un pubblico basito e commosso. Marras è uno stilista, un artista, uno scenografo. Lui racconta storie, c’è sempre un filo conduttore nelle sue sfilate, una fonte d’ispirazione che…

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La realtà surreale di E-Play

Una finestra “attiva” aperta su un “falso giorno”, nasce così la presentazione-evento di E-Play.
Tre giorni, dodici stanze di un Hotel immaginario, in cui si muovono persone reali, amici, che interpretano in chiave personale e assolutamente libera la moda giovane e alternativa di E-Play.
Maglie fatte a mano rifinite dalle tarme, cuciture e tasche disegnate come trompe l’oeil, giubbotti che diventano pantaloni, vecchie divise da cuoco che si trasformano in capi femminili. La materia si disfa e si ricompone con apparente casualità, è la “con-fusione” di E-Play.

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JUST CAVALLI, NO WAR

In un clima di tensione “No war, more wear” è la filosofia giusta per celebrare l’esordio in passerella della linea giovane di Roberto Cavalli, “Just Cavalli”, prodotta da IT Holding. Antichi motti che ci riportano agli anni ’60, oggi ritornati prepotentemente alla ribalta. E’ proprio agli anni ’60 che si ispira lo stilista fiorentino portando in passerella colori e temi legati a quegli anni, con qualche passaggio agli anni ’80, certi abbinamenti di colori ricordano gli anni della “Saturday night fever”.

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Gattinoni

E’ il teatro, nei versi recitati, è il cinema nella declamatrice, il premio Oscar Vanessa Redgrave, ma soprattutto è l’Inghilterra dei grandi re, nel nome di Edoardo II.
Abiti come corazze, accessori come armi, linee scolpite come sculture, questa la traccia dura e potente dettata dalla collezione di Guillermo Mariotto per Gattinoni.
Donne come antichi condottieri, vestono cappe di pelliccia su giacche di pelle borchiata, corpetti in pitone argentato scintillanti come armature e borse tonde come scudi, con impressi vessilli di guerra.

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Holly Krüeger

[caption id="attachment_822" align="alignleft" width="135"]PH A.Leonetti[/caption]“Hate War, Love Your Uniform”

 

Un commento sociale, un punto di vista. Una protesta satirica sulla superficialità con la quale la guerra viene percepita dalla collettività. Questo il concept sviluppato dalla designer americana Holly Krüeger per la collezione donna a/w 2003/04, che ha portato avanti con la collaborazione di tre giovani artisti di FABRICA, che si sono occupati dell’installazione. Un collage di poster fotografici, opera dell’inglese David Weightman, e la proiezione di un film sulla guerra i cui protagonisti, un soldato e un’infermiera, sono interpretati dagli artisti stessi (Nienke Klunder e Raphael Dallaporta).

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Saverio Palatella 2

Atmosfera mistica alla sfilata di Saverio Palatella. Regna il bianco glaciale di terre lontane, mentre la voce ipnotica di Laurence Revey accompagna dal vivo l’incedere delle modelle sulla passerella.
Tanta lana, morbida, calda, avviluppante nelle sciarpone attorno al collo e negli immancabili scaldamuscoli, da portare sopra scarpe altissime.
I volumi sono morbidi, scivolati sulla figura, aderentissimi nelle pantacalze presenti lungo tutta la sfilata, negli shorts, nelle magie; voluminosi nelle mantelle di tutte le lunghezze, sfrangiate, con collo altissimo.

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CLAUDIA SCHIFFER DIVENTA MAMMA

[caption id="attachment_2197" align="alignleft" width="160"]Claudia Schiffer[/caption]Claudia Schiffer supera a pieni voti l’esame più importante della sua vita. Non è la solita partecipazione ad una sfilata di moda piuttosto che la copertina di una importante rivista patinata, questa volta la Top model tedesca sale agli onori delle cronache grazie ad un lieto evento che la rende simile a milioni di donne sulla faccia della terra; un evento normale per ogni donna, straordinario ogni qual volta si verifica: Claudia Schiffer diventa mamma. Il pargolo si chiama Casper Matthew De Vere Drummond ed è nato giovedì 30 gennaio in una esclusiva clinica inglese. Casper è il frutto della felice unione tra Claudia Schiffer e il produttore cinematografico britannico Matthew Vaughn.

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Gaetano Navarra

[caption id="attachment_900" align="alignleft" width="130"]PH A.Leonetti[/caption]“La grinta metropolitana di Gaetano Navarra si rivolge ai Punk’a bestia: tribù bolognese che prende il nome dai branchi di cani con i quali vive”. Recita la press release distribuita per la presentazione della collezione f/w del designer bolognese. Errore. I punk’a bestia non sono solo bolognesi, sono ovunque: Roma, Napoli, Milano, Londra: spesso hanno una matrice punk, a volte si tratta di “new metallari”, sono gli anarchici del nuovo millennio. Dissertazioni sociologiche a parte, ve la immaginate una punk’a bestia sporca, stracarica di piercing, schiva e “contro” con indosso gli abiti costosi griffati Navarra, con catenelle, ricami metallici e in passerella con tanto di Carlini al guinzaglio? Anche l’inseparabile cane del movimento (che di solito è un bastardino adottato dalla strada) fa tendenza. Poverino.

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GAI MATTIOLO

La donna proposta in passerella da Gai Mattiolo, sembra tirata fuori da un romanzo di Jules Verne; si veste di colori lunari e solari, argento e oro o nero, come il colore delle tenebre che si illuminano di un bagliore riflesso dalle frange di cristallo. Il trucco è luminoso ed evanescente, i capelli raccolti e annodati sulla nuca danno l’idea di una “donna delle stelle”. Gai Mattiolo, lo stilista capitolino amato dalle nobildonne, così, ama stupire i suoi invitati. In passerella si sono viste: minigonne, abiti a balze, volant sulle…

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STRENESSE GABRIELE STREHLE

Quella che và in scena sulla passerella di Strenesse è una donna che gioca col guardaroba maschile, per poi riscoprire improvvisamente la propria femminilità più fresca ed autentica.Gabriele Strehle reinventa i suoi leggendari completi da donna trasformandoli in proposte di estrema modernità e dalla forte connotazione british, ispirandosi a Savile Row.

Un nuovo stile che ha l’appeal di un abito da uomo tradizionale ma indossato da donne vere: pantaloni dalle linee morbide ma fascianti sui fianchi sono abbinati a lunghe giacche con spalle dal taglio sartoriale sempre molto femminile.
In alternativa alle minigonne, Gabriele Strehle propone pratici bermuda short realizzati in tessuti della tradizione inglese.

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