Riflettersi in un sogno

Giovedì 27 giugno nei locali dello IED Moda lab di Via Pompeo Leoni, 3 a Milano si svolgerà una sfilata di circa 100 abiti accompagnati da pettinature realizzate con creatività dagli hair stylist di Wella sarà la presentazione del Progetto di Tesi degli studenti dell’ultimo anno del Corso di Fashion Design di IED Moda Lab di Milano.Per il secondo anno consecutivo, si è creato un rapporto sinergico e di interscambio tra l’abbigliamento e l’acconciatura, che non appare come elemento separato, ma contribuisce attivamente al significato e al successo del vestito.
Partendo dal Sogno, 47 studenti di IED Moda Lab Milano, affiancati da 10 giovani hairstylist di Art Hair Studios, acconciatori partner di Wella, coordinati dal direttore artistico Giusy Bassani, daranno vita a un evento – proprio nel cuore della settimana della moda maschile a Milano – che raccoglierà le creazioni realizzate.In una particolare e suggestiva scenografia, verranno presentati coreograficamente i dieci temi, riferiti al Sogno, che sono stati alla base del progetto:dalla metafisica e dal viaggio, dalla fiaba e dalla ricerca del Sé, passando attraverso la geometria, la naturalità, il romanticismo, fino all’organico, allo street e al magnetismo animale.I sogni sono le proiezioni dei nostri desideri ed è difficile perciò che qualcuno riesca a non sognare… durante il sonno o ad occhi aperti, non c’è poi tanta differenza: nella notte o in pieno giorno, il sogno ci accompagna costantemente.Ai sogni veri e profondi, che coinvolgono tutta la persona, che impegnano la mente ed il cuore in maniera piena e totale, sono riservati i momenti più intimi e personali;se la forza e il desiderio di appartarsi in un proprio “viaggio” immaginario e perfetto sono intense, qualsiasi istante, aldilà delle circostanze in cui ci si trova immersi, rappresenta un’occasione che sembrerà unica e ideale, per allontanarsi, almeno spiritualmente, dalla realtà immediata.

Il sogno, positivamente inteso, può condurre in un territorio magico, in cui la speranza, che generalmente possediamo, di ottenere serenità e appagamento, porta alla costruzione di un mondo che si oppone, vincitore, a tutto ciò che rimanda a qualcosa di artificiale e artificioso.Ecco che allora il sogno può essere spesso sinonimo di naturalità, ricerca di semplicità e spontaneità.Allo stesso tempo, però, proprio perché sognare significa architettura razionale di un mondo che non esiste, o meglio, che esiste solo in noi, qualsiasi rappresentazione è lecita e di uguale valore e importanza: può presentarsi una dolorosa e sofferta indagine interiore, volta alla ricerca della propria sbiadita identità, del proprio Sé che lotta per riemergere;una visione del mondo complicata e destabilizzante, come è sostanzialmente l’esistenza di ciascuno, almeno in parte; un “territorio parallelo” in cui vengono alla luce anche gli istinti più primordiali, tutte le declinazioni dell’erotismo e della sessualità.Possono emergere degli scenari che, in un certo senso, ricordano le atmosfere romantiche ottocentesche che si alimentarono proprio di un delicato equilibrio tra sogno e vita concreta.Comunque lo si intenda, il sogno è un’esperienza sensorialmente forte, appare come qualcosa di organico, coinvolgendo emozioni, creando stati d’animo che possono rimanere a lungo in noi.E’ anche un approccio coraggioso alla vita, capace di affrontarla “senza filtri”, nei suoi aspetti tristi, puliti o difficoltosi.

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