Novità importate dall’America…più che novità forse direi stili di vita e di comportamento che fanno il giro del mondo. Infatti, è approdata anche in Italia e precisamente a Milano un’occasione per semplificare la vita, per risparmiare tempo nelle attività di ogni giorno: lo shopping su commissione! Può essere per noia o per mancanza di tempo libero che spesso, andare in giro a fare compere, diventa più che un divertimento o una passione, un dovere o un rompicapo.
Può essere chissà anche pigrizia: comunque la tentazione che qualcuno si possa occupare di noi dalla testa ai piedi, inizia ad allettare donne benestanti che hanno molti soldi da spendere, ma poca voglia di stressarsi. Infine per altri è anche insicurezza: il bisogno di farsi consigliare, di comprare un qualsiasi capo d’abbigliamento con l’approvazione e l’aiuto di qualcuno, è cosa comune. Allora, è nata un nuova attività che calza a pennello per tutte coloro che hanno i problemi sopra elencati: un’efficace via di mezzo fra il look-maker e lo stilista personale, “IL PERSONAL SHOPPER”. Chiami, spieghi quello di cui hai bisogno e loro vanno in giro al tuo posto. Un mestiere che negli Stati Uniti è già diffusissimo: ma come funziona? La cliente telefona e dice: “Tale giorno ho una cena con…” e poi “Odio il rosso e il verde, mi piace la seta, voglio essere elegante ma non voglio strafare” o ancora “Devo andare dieci giorni in Sardegna e so cosa mettere in valigia” e per finire “Devo fare un regalo ad un’amica, voglio che sia originale…”. Tutti particolari utili per identificare l’esigenza precisa: loro vanno per negozi e prendono ciò che si avvicina di più alla richiesta. Poi, a casa, ci sarà modo per provare e decidere. Secondo voi tutto ciò è utile o è solo un modo come un’altro per inventarsi un nuovo lavoro che potrebbe anche essere chiamato “latrocinio”?