La flessuosa libertà di un elastico: questa è stata la filosofia delle creazioni di Massimo Capuzzolo che hanno preso vita la sera del 5 Novembre, nella raffinata passerella dell’Art Cafè, a Roma. Ventotto sono state le realizzazioni di alta moda proposte per l’autunno-inverno 2002-2003 (già presentate lo scorso luglio, per pochi eletti, durante la settimana dell’Altaroma); poche risultano essere le parole per descrivere lo stile classico caratterizzato da un’eleganza raffinata, impreziosito dalla cura e dal gusto per i particolari e adatto per una donna esigente, dai modi fini, una Grace Kelly del’2000: così si sono visti sfilare abiti da sera lineari, senza maniche e dalle ampie scollature sulla schiena, gonne irregolari di pizzo intarsiato di fiori di perle nere, perfetti e unici come i ricami della nonna; strisce di velluto incrociate che hanno dato vita a top raffinati e originali; il tutto impreziosito da guanti di raso di ogni lunghezza, dal sapore nostalgico-retrò, tacchi di scarpe, modello “folletto”, tempestati di diamanti, colli di giacche e bretelline fatti risplendere da cristalli Swarovski e paillettes, all’insegna del rilancio delle del bon ton dell’alta moda. Il modello proposto è risultato essere quello di una donna dal gusto sopraffine a cui piace osare, senza rischiare di apparire volgare, grazie anche ai giochi di trasparenze proposti su alcune gonne, di ogni lunghezza, che lasciavano intravedere provocanti perizoma color carne.
Le creazioni della maison Capuzzolo, perfette per una donna femminile che non vuole passare inosservata, sono oggetto della vanità di tutte le donne, prime fra tutte, quelle dello spettacolo (molte delle quali già estimatrici del grande sarto): non a caso in prima fila, brillava di luce propria la stella del tg5, la bellissima Didi Leone, venuta ad applaudire l’amico-maestro della femminilità e della raffinatezza, da esprimersi con degli abiti impeccabili e senza tempo.