L’ETNO-GLAM DI GAI MATTIOLO

Gai Mattiolo Ph.A.Leonetti
(Ricchezza e opulenza…Questa stagione ho immaginato una giovane e ricca signora in viaggio per il mondo che spedisce cartoline preziose dai paesi che visita e che si veste di ricordi etnici sofisticati e importanti. Mi piaceva l’idea di poter mixare le etnie, i tessuti, i dècor e le fogge di culture anche molto differenti tra di loro, ma con un’anima hippy, alternativa e un po’ maliziosa) Questo l’esauriente commento che ha voluto dare Gai Mattiolo sulla sua collezione donna per la primavera-estate 2005.
La sfilata comincia con oltre un ora e mezza di ritardo, ma a calmare gli animi dei presenti ci pensa Naomi Campbell: la pantera nera della moda in tutto il suo splendore, scivola via sulla passerella con l’eleganza di sempre, raccogliendo gli applausi dei presenti. A ruota altre modelle di grande fascino e prestigio come: Elise Crombez, Karen Elson e Isabeli Fontana, percorrono con eleganza la passerella, indossando le creazioni di Gai Mattiolo.
L’intera collezione può essere rappresentata attraverso una serie di cartoline, che raccontano di viaggi in lungo ed in largo per l’emisfero.
Il meglio delle tradizioni e delle culture di cinque stati: Messico, Marocco, Kenya, Afghanistan e Jamaica si fondono e danno vita ad una collezione a tratti etnica, a tratti tribale che sfocia nei territori Glam dei primi anni ’80.
Decorazione tipicamente tribali sono state rielaborate, il bianco e il nero viene intarsiato sulle lunghe tuniche di crepe di seta.
Imperversano i caftani come quello in georgette dipinto in tonalità pastello.
Lunghe gonne nere arricchite da ricami esoterici che rievocano le immagini dei documentari che parlano di terre magiche come le oasi della misteriosa Kandahar.
La collezione è un deciso ritorno allo stile Glam, dove apparire è fondamentale. Ed è davvero difficile rimanere insensibili dinnanzi a tuniche dal sapore indiano e monili di grande bellezza.
Il culmine delle emozioni si raggiunge con delle gonne decorate da antiche monete, messe insieme come un perfetto mosaico.
Una vera e propria doccia tropicale è rappresentata dai colori sgargianti: caftani a farfalla dipinti come un quadro d’artista con grandi foglie di banana, orchidee selvagge e peonie sensuali.

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