Un evento funesto scuote il mondo della moda. E’ scomparso venerdì 23 gennaio, in un incidente stradale a Los Angeles, l’uomo che con i suoi scatti ha consacrato il nudo femminile, Helmut Newton. La sua scomparsa lascia un enorme vuoto nel mondo del fashion system, tante, tra modelle e attrici, devono il loro successo all’intuizione e agli scatti del maestro del nudo glamour, tra di esse, tanto per ricordarne una, Nastassia Kinski, fotografata senza veli per Playboy nel 1983.
Helmut Newton nacque a Berlino nel 1920 da famiglia ebrea, fuggì nel 1938 dalla Germania nazista, si trasferì a Singapore e poi in Australia dove prese la cittadinanza. Nel 1958 tornò in Europa, precisamente a Parigi, dove iniziò a collaborare con alcune riviste patinate. Nella Ville Lumiere conobbe e sposò la collega June, nota nell’ambiente con il nome di Alice Springs.
Nel 1980 si trasferisce a Montecarlo, ma per lui che si è sempre definito “cosmopolita”, la dimora fissa ha sempre contato ben poco. Negli anni le sue foto sono apparse nelle riviste di moda più importanti: Vogue, Elle, Marie Claire, Jardin De Mode, Playboy e Stern; nonostante le accese critiche che ripetutamente hanno accompagnato i suoi lavori, definiti scandalosi, Helmut Newton ha saputo sdoganare con abilità il nudo femminile dal territorio dell’osceno, aprendo definitivamente una strada ormai battuta da molti.
Nel ricordare i suoi lavori non si possono certo trascurare i celebri servizi fotografici con cui il maestro del nudo femminile, ha immortalato bellezze da sogno in lussuose camere d’albergo. Helmut Newton si è anche distinto per l’impegno sociale, nel 2003 ha offerto le sue foto, più importanti, che ritraggono nudi femminili a “Reporter senza frontiere” (associazione che si batte per i diritti dei giornalisti perseguitati in tutto il mondo) che ha pubblicato le foto in un volume intitolato “Helmut Newton per la libertà di stampa” il cui ricavato dalla vendita è destinato a sostenere i giornalisti incarcerati.