Righe un po’ dappertutto, in perfetto mood estivo, per una linea che trae l’ispirazione dall’attrazione degli opposti.
Da un lato sfarzose decorazioni, materiali sfavillanti, gioielli. Ricami, opulenti tessuti, broccati di seta, fiocchi, ornamenti e cuciture a mano. Dall’altro materiali usurati, scoloriti, sottoposti a trattamenti come il lavaggio stone-washed, lacerati e consunti.
In poche parole, i capi, una volta cuciti e rifiniti vengono sottoposti a un processo di tintura utilizzando tonalità scure ma soffuse che conferiscono loro un’aria vissuta smorzando l’effetto delle tonalità a fantasie più aggressive.
Le decorazioni, in ogni caso, rappresentano l’elemento più importante della collezione: elementi figurativi realizzati a mano abbondano in tutta la collezione dando vita ad una sinfonia di fantasie patchwork.
Decorazioni non casuali, ma che seguono un’impronta ben precisa: grafismi ispirati ai giocattoli con una spiccata componente solare ispirata ai colori del Messico, così tra un capo e l’altro compaiono: sombreri e personaggi che ricordano civiltà precolombiane come gli Atzechi.
Una collezione, quella vista a Roma, già presentata a New York ma sottoposta in occasione della passerella romana ad un’attento restyling, i capi sono stati ritinti.
Nei più tradizionalisti, la presenza di Custo Barcelona alla settimana dell’alta moda romana, ha fatto storcere il naso, ma a stemperare le polemiche ci pensano gli stessi fratelli Custodio, fondatori del brand: “Anche il casual chic e sofisticato se fatto con gusto può essere accostato all’alta moda”.