DSQUARED2

L’uomo presentato da Dsquared2 per il prossimo autunno-inverno 2006-07 sembra essere uscito fuori da una battuta di caccia alla volpe.

L’aplomb tipico inglese si scontra con l’irriverenza formale tipica dei fratelli Caten. Il risultato non poteva che essere straordinario: il classico cilindro, emblema dei Lord inglesi, abbinato ad un jeans dal sapore used.

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CUSTO BARCELONA

[caption id="attachment_1380" align="alignleft" width="160"]Creazione Custo Barcelona[/caption]Anche la città eterna si è lasciata contagiare dalla “Customania”, un epidemia che ha colpito milioni di giovani impazziti per il marchio spagnolo celebre per le t-shirt colorate.

La sfilata primavera-estate 2006 di Custo Barcelona è stato, infatti, uno degli eventi che hanno animato l’ultima edizione di AltaRoma. In passerella una collezione vivace e colorata, come nella tradizione della griffe.
Righe un po’ dappertutto, in perfetto mood estivo, per una linea che trae l’ispirazione dall’attrazione degli opposti.
Da un lato sfarzose decorazioni, materiali sfavillanti, gioielli. Ricami, opulenti tessuti, broccati di seta, fiocchi, ornamenti e cuciture a mano. Dall’altro materiali usurati, scoloriti, sottoposti a trattamenti come il lavaggio stone-washed, lacerati e consunti.

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ESPLODONO I CHELSEA BOOTS

Anche tra gli accessori, la moda maschile per la prossima stagione fredda, autunno-inverno 2006-07, segue il filone British. Gli stilisti hanno, infatti, riproposto un pezzo cult letteralmente esploso negli anni ’60 sulle rive del Tamigi: i “Chelsea boots”. Con questo nome si indicano gli stivaletti, appena sopra la caviglia, con l’elastico o la zip laterale. Il simbolo della Swinging London, i chelsea boots, lanciati negli anni’60 da Bob Dylan e dai Beatles, sono imperversati sulle passerelle di Milano Moda Uomo, quasi tutti gli stilisti li hanno proposti, a confermare che…

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NEL BLU DIPINTO DI BLU

[caption id="attachment_1374" align="alignleft" width="161"]Creazione Roberto Menichetti [/caption]Se si dovesse raccontare attraverso una canzone, l’ultima settimana milanese dedicata alla moda maschile, il pensiero andrebbe immediatamente al celebre successo di Domenico Modugno: “Nel blu dipinto di blu”. Il blu, infatti, è il colore dominante delle collezioni maschili per l’autunno-inverno 2006-07 presentate a Milano.

Lo si ritrova un po’ dappertutto: scarpe, cappelli, giacca, frac, cachemire, velluto, piumini, pelle e pelliccia. Questa voglia di blu, che si è diffusa tra gli stilisti, può avere tante spiegazioni, la più logica, senz’altro, è la voglia di armonia, pace ed equilibrio che è insita in ognuno.

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UN SOGNO CHIAMATO MODAREA

[caption id="attachment_1376" align="alignleft" width="160"]Stilisti Modarea [/caption]Quando nel marzo del 2004 Mario Ricciardi, Giuseppe Finocchiaro e Rosario D’Anna diedero inizio ad Acireale, al progetto Modarea, armati soltanto del loro estro, di un grande bagaglio di creatività, ma soprattutto, in questi casi, di tanto entusiasmo, non avrebbero mai immaginato che da lì a poco Modarea sarebbe diventato un punto di riferimento per centinaia di parrucchieri in Sicilia e Calabria. Ma non solo, come potevano immaginare, i tre hair stylist, che in meno di due anni il frutto dei loro sacrifici li avrebbe portati a Barcellona (Spagna), sede del “Global Salon Business Awards”. Il gruppo Modarea, ha ottenuto, infatti, grazie alla segnalazione della più importante rivista di settore, la nomination per concorrere, nel mese di giugno, al prestigioso premio internazionale.

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ALTAROMA CELEBRA ROBERTA DI CAMERINO

[caption id="attachment_1378" align="alignleft" width="160"]Roberta. Di Camerino [/caption]“Il più raffinato degli hobby è il lavoro che piace”, con questa riflessione tirata fuori dall’autobiografia R come Roberta (Mondatori editore, 1981) si può tranquillamente sintetizzare lo spirito che in oltre mezzo secolo ha animato il lavoro di Giuliana Cohen, in arte, Roberta di Camerino.

Il lavoro, ma soprattutto le opere, perché di opere si deve parlare, sono state al centro dell’evento-sfilata Tribute to Roberta di Camerino “The fair lady of italian fashion” 1950 -1975 organizzato sabato 28 gennaio da AltaRoma.
In passerella tutti i capi e soprattutto gli accessori che hanno reso celebre la griffe italiana in tutto il mondo: lo smoking (trompe l’oeil del ’73 che fece esclamare a Salvador Dalì: “è la prima volta che vedo l’arte nella moda”).

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LA DONNA MANGA DI FAUSTO SARLI

[caption id="attachment_1382" align="alignleft" width="160"]Fausto Sarli [/caption]Il maestro della couture italiana, Fausto Sarli, questa volta si è lasciato catturare dai manga giapponesi, quindi, la donna che ha immaginato per la primavera-estate 2006 è una via di mezzo tra una moderna eroina dei fumetti orientali e una inguaribile romantica dei giorni nostri.

Lo stilista partenopeo utilizzando al meglio la sua abilità sartoriale, dà vita, su abiti e trench, a veri e propri disegni geometrici: eliche e onde.
Queste originali forme geometriche lasciano spazio a degli squarci di nudo che fanno intravedere la natura umana di queste eroine dalla molteplice personalità: abbandonano l’aspetto aggressivo e lasciano spazio al loro lato romantico.

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SILVIO BETTERELLI

[caption id="attachment_1384" align="alignleft" width="160"]Collezione Silvio Betterelli [/caption]Un inconsueto tintinnio di campane ha caratterizzato la sfilata della collezione donna primavera-estate 2006 di Silvio Betterelli.

Lo stilista sardo, che si è messo in luce nel 2003 piazzandosi secondo al concorso internazionale Mittelmoda, ha presentato una collezione ispirata ai “Sonazzos”, i campanacci tradizionali sardi.
I Sonazzos sono realizzati a mano da una famiglia, ultima custode di questa antica arte, nel paesino sardo di Tonara.
Realizzati in ferro ottonato, ognuno è accordato singolarmente, ognuno ha il suo suono e la sua identità.
“Ogni campana ha una sua anima ed è testimone di una storia, – ha dichiarato lo stilista sardo – proprio a queste storie mi sono ispirato nel realizzare questi abiti.

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ABED MAHFOUZ

[caption id="attachment_1386" align="alignleft" width="160"]Creazione Abed Mahfouz[/caption]Lo stilista libanese Abed Mahfouz dedica la sua collezione donna, per la primavera-estate 2006, alla più nobile delle cause: la pace in Medio Oriente.
E lo fa portando in passerella un abito da sposa rosso, infrangendo la tradizione che prevede l’abito nuziale candido. L’abito, peraltro indossato elegantemente da Haifa Wehbe, ex modella, cantante ed attrice, rappresenta il colore del sangue che viene sparso in Medio Oriente.
“Inviterò le mie spose ad usare il colore rosso al posto del bianco finché non tornerà la pace, perché anche l’abito diventi un messaggio importante per la fine dello spargimento di sangue” ha dichiarato lo stilista libanese.

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CAMILLO BONA

[caption id="attachment_1390" align="alignleft" width="160"]Creazione Camillo Bona [/caption]La collezione primavera-estate 2006 di Camillo Bona è un omaggio che lo stilista ha voluto tributare alle donne che hanno scritto la storia della moda italiana: le sorelle Fontana.

Proprio da una ricerca, che lo stilista ha condotto presso l’archivio della Fondazione Micol Fontana, nasce l’ispirazione per una collezione che fonde i tre canoni estetici della moda: classe, fascino e personalità.
Con questa collezione Camillo Bona immagina di vestire quattro icone di bellezza, il cui destino è stato inesorabilmente legato agli abiti disegnati dalle Sorelle Fontana: Audrey Hepburn, Ava Gardner, Jacqueline Kennedy e Linda Christian.
Nel ricordo della classe di Audrey Hepburn fa eco una scala cromatica giocata sui toni che passano dal beige al panna fino al purissimo bianco.

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