Extè inno alla femminilità

Genuina e prorompente femminilita’ e il segnale che si percepisce alla presentazione della nuova collezione Exte’ per la primavera-estate 2003. Inizia la musica ed ecco in passerella una rassegna di hot pants, mini shorts, che mettono in evidenza i perfetti sederi delle modelle.Il problema nasce quando ad indossare questi capi non c’è la Maria Carla Boscone di turno ma una normalissima donna attratta dalle nuove tendenze.Poi si continua con micro-giacchette da cui schizzano fuori i seni, e abiti da sera dal taglio rigoroso e dalle ampie scollature.

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La principessa delle Duna di Marina Babini

La donna di Marina Babini e’ semplice ma ricca allo stesso tempo, in poche parole minimalista.Immaginate una moderna”Principessa delle Dune”, una nobile Tuareg, misteriosa, avvolta tra i suoi veli, ma sensuale in un vorticoso gioco di seduzione, della serie”vedo non vedo”.I colori della collezione sono essenziali:panna, lilla, gelsomino e soprattutto safari.Suggestivi i giochi di veli, arricchiti da frange utilizzate fino all’esasperazione.

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Roccobarocco ispirato dall’arte

[caption id="attachment_374" align="alignleft" width="120"]Nelle foto collezione 2002/2003 di Rocco Barocco[/caption]Cosa hanno in comune il “movimento nucleare” (corrente artistica nata alla fine del ‘900) e una creazione di moda? Domanda difficile, che metterebbe in
difficoltà chiunque. La risposta sapientemente l’ha data in passerella lo stilista napoletano Roccobarocco. Che ha saputo coniugare la sua abilità
stilistica con le opere di Enrico Baj, padre fondatore del “Movimento nucleare”. Da questa contaminazione artistica nasce la nuova collezione primavera-estate 2003 firmata Roccobarocco.

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Gai Mattiolo

[caption id="attachment_372" align="alignleft" width="120"]Nelle foto collezione 2002/2003 di Gai Mattiolo[/caption]Una collezione “graffiante” quella di Gai Mattiolo, per una donna ironica e provocante, che sembra essersi divertira a giocare con le forbici per reinventarsi un guardaroba tutto nuovo, sorprendente e su misura.
Tagli, fenditure, trasparenze, in un gioco continuo di vedo e non vedo, di forme disegnate sulla pelle, di sovrapposizione di capi che si affacciano gli uni sugl’altri, di colori accesi e contrastanti, di stati d’animo diversi.

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Marella Ferrera

Prosegue il viaggio ideale di Marella Ferrera verso terre e suggestioni lontane e partendo dall’amata Sicilia, crocevia di culture e profumi mediterranei si spinge oltre, verso deserti e tribù dai connotati geografici indefinibili, in un gioco di etnie mescolate che suonano come il richiamo ad un tema portante, il viaggio.
E’ una donna dinamica e avventurosa quella proposta dalla stilista siciliana, curiosa e aperta a nuove esperienze, una moderna viaggiatrice che raccoglie lungo il suo percorso capi delle diverse tradizioni, per mescolarli liberamente ed interpretarli in modo personale.

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Coccapani

Sorprende Coccapani, proponendo una collezione aggressiva e carismatica, piena di citazioni stilistiche e visive, così diversa dalla compassata eleganza delle ultime sfilate.
La qualità sartoriale resta un mast, ma diventa un ponte ideale verso forme più radicali, articolate, irrequiete, che si rincorrono e sovrappongono attraverso un gioco continuo di irregolarità e asimmetrie, stratificazioni e intarsi.
I toni sono morbidi e sensuali, anche per le fantasie e i ricami tono su tono, bianchi, beige, grigi, rosa antico, salmone e qualche sprazzo improvviso di rosso e azzurro.

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Alessandro De Benedetti

[caption id="attachment_378" align="alignleft" width="120"]Nelle foto collezione 2002/2003 di A.De Benedetti[/caption]Corsetti stretti in vita, tacchi vertiginosi, maschera sul volto e mantello. E’ una Dark Lady fascinosa e cattivissima, la donna di Alessandro De Benedetti, per la primavera-estate 2002/03.
Un po’ Mata Hari, per quel retrogusto da film noir anni’40, un po’ Cat Woman, per il fetish dei capi in vernice, in pelle e l’immancabile corollario di lacci, nodi, collari, che s’intrecciano lungo il corpo, imbrigliandolo con sensualità.

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A Milano moda donna le feste “a tarallucci e vino”

La moda è sempre stata sinonimo di “mondanità” e, anche nel caso di “Milano Moda Donna Collezioni 2002” sembra che la formula sia azzeccata. Dopo una
giornata trascorsa tra presentazioni, sfilate e ufficio stampa, a fine serata iniziano le feste mondane. Certo ridimensionate rispetto agli anni d’oro della moda (prima dell’undici settembre 2001) ma pur sempre ricche e
variegate. Prendiamo ad esempio la giornata di venerdì 27 settembre, una giornata come tante per la maggior parte della gente, ricca di feste per gli operatori della moda.

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Simultaneous

Anime irrequiete attraversano la passerella di Simultaneous, profondamente calata in un’atmosfera sospesa, ovattata e metafisica, dove domina il bianco e le forme sfuggevoli.
La storia su cui s’intreccia la collezione è quella di Frances Farmer, attrice degli anni ’40 progressista e anticonformista, portata alla follia e rinchiusa in manicomio dalla brutalità degli Studios hollywoodiani e dall’insaziabile protagonismo della madre.

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Alexandro Palombo

Installazioni video alle pareti bombardano la platea con immagini di guerra, politici, attentatori kamikaze, vittime e gente disperata.
Sulla passerella il filo spinato imbriglia giochi di bambino e le modelle sfilano con il viso segnato da un trucco pesante, quasi tribale e in parte sbavato.
Sono le lacrime e il sangue di una terra tormentata e bellissima, crocevia di culture e fulcro di storia.
La tradizione salentina e meridionale tanto cara al giovane stilista, viene estesa idealmente al mediterraneo e al medioriente in particolare.

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