Genuina e prorompente femminilita’ e il segnale che si percepisce alla presentazione della nuova collezione Exte’ per la primavera-estate 2003. Inizia la musica ed ecco in passerella una rassegna di hot pants, mini shorts, che mettono in evidenza i perfetti sederi delle modelle.Il problema nasce quando ad indossare questi capi non c’è la Maria Carla Boscone di turno ma una normalissima donna attratta dalle nuove tendenze.Poi si continua con micro-giacchette da cui schizzano fuori i seni, e abiti da sera dal taglio rigoroso e dalle ampie scollature.
Tuttavia, a parte l’esaltazione del corpo femminile dovuta ad abiti molto succinti, la collezione sembra vista e rivista se si eccettuano alcuni particolari come i sofisticati ricami su pantaloni e short, i lacci e le frange di camoscio, utilizzate in piu occasioni, nonché un originale gioco di cerchi che si incrociano l’uno con l’altro. Positiva se si pensa a logiche puramente commerciali, quasi una delusione invece per chi aveva già apprezzato Exte’ in precedenti occasioni (versione Antonio Berardi per esattezza).L’azienda guidata dal colosso (It Holding) presieduto da Tonino Perna da l’impressione di essere in cerca di una nuova identità stilistica, la collezione a parte il più classico dei contrasti, il bianco e il nero, risulta non proprio originalissima.