Un’atmosfera quasi incantata sulle note del tema musicale di “Amarcord” di Federico Fellini, sabato 24 giugno nell’affascinante cornice del Teatro Antico di Taormina ha dato inizio alla cerimonia di consegna dei Nastri D’argento 2003, epilogo della kermesse cinematografica “Taormina BNL Film Fest 2003”.
Lunga e ricca la lista dei premiati: Gabriele Salvatores, Ferzan Ozpetek, Gianni Romoli, Gabriele Muccino, Giovanna Mezzogiorno, Neri Marcorè, Gigi Proietti, Monica Bellucci, Diego Abatantuono, Luis Bacalov, Carlo Verdone, Silvio Muccino, Nicoletta Romanoff e soprattutto per celebrare il felice sodalizio tra moda e cinema, Maurizio Millenotti, che ha realizzato i costumi dei film “L’importanza di chiamarsi Ernest” e “Ma che colpa abbiamo noi”. Quasi tutti i protagonisti della serata non si sono lasciati sfuggire l’occasione per mostrarsi davanti alle telecamere di Rai Uno con le esclusive creazioni degli stilisti più importanti. In particolare indossavano abiti firmati Giorgio Armani: Gabriele e Silvio Muccino. Monica Bellucci, è stata invece vestita da Dolce & Gabbana con un abito nero ricamato con motivi floreali. Una particolare attenzione la merita, anche, la giovane designer catanese, Alba Eloisa, che in occasione del festival cinematografico taorminese ha vestito con le sue creazioni la presentatrice ufficiale della manifestazione, Lucina Campisi. L’emozione più forte, tuttavia, il pubblico l’ha provata quando, Claudia Gerini, presentatrice del premio “Nastri D’argento”, ha annunciato, in pedana, il celebre abito che Anita Ekberg indossava nel film di Federico Fellini, “La dolce vita”, chi non ricorda l’immagine storica della modella svedese fasciata in un lungo vestito nero che s’immergeva nelle acque della fontana di Trevi? Il tutto vuole essere un’ulteriore testimonianza del fatto che il legame tra moda e cinema e quanto mai saldo, anzi la moda, oggi, rappresenta il segnale più importante nell’evoluzione dei costumi permettendo al cinema la possibilità di servirsene in qualsiasi momento.
TAORMINA FILM FEST ALL’INSEGNA DELLA MODA
