ROBERTA DI CAMERINO E ROBERTA SCARPA

Roberta e Roberta. Venezia e Venezia. Vintage e tradizione. Questo non vuol essere un parallelismo di moda ma semplicemente la chiave di lettura di un sunto della prima giornata di Milano Moda Donna. Due creatrici ben distinte in fatto di stile, accomunate però da alcuni elementi che certamente hanno influenzato la loro moda.

Innanzitutto ROBERTA DI CAMERINO, nome storico del made in Italy (fin da quando non era ancora tale), che torna a sfilare con uno show dal titolo evocativo, B.Bag Ballet, che non delude le aspettative. Cinque ballerini diventano sbandieratori con i tessuti d’epoca della stilista veneziana, sono ginnasti con le borse più famose come attrezzi, danzano sulla passerella.
Ma la coreografia prevede anche modelle sul fondo che indossano veri abiti vintage, le cui fantasie vengono riprese dai capi che sfilano.
Un trucco scenico per evidenziare il rinnovamento di Roberta di Camerino nel rispetto delle sue creazioni storiche. Così, se il passato è rappresentato dai trompe l’oeil “soleil” (anni ’60), “scalinatella” (anni ’70) e “gallo frecciato” (anni ’70, esibito persino in una mostra al Whitney Museum di New York nel 1980), il presente è costituito da jeans con tasche finte, da piumini con stampe geometriche e gonne nere con grandi piume arancioni disegnate.
I pantaloni hanno la baschina “doppiopetto” alla marinara e i miniabiti sono a teli lievissimi di lunghezze diverse. Il velluto resta un must della stilista e il mohair impalpabile gioca sui toni blu-viola.

L’altra Roberta che apre le sfilate autunno/inverno 2005-2006 è ROBERTA SCARPA che ha fatto della sua Venezia, con le tradizioni lagunari, il fil rouge della sua moda.
Ma sempre reinterpretato attraverso tecniche innovative di lavorazione. In questa chiave, lo storico gioiello veneziano rappresentante un moro con tanto di turbante, “il moretto”, viene trasfigurato in una stampa-giornale che ricopre abiti e pantaloni, oppure si ricopre di pietre sui jeans più decorati. I contrasti permeano l’intera collezione: il twin set rosa ricamato ingentilisce la gonnellina a pannelli con tessuti maschili, le giacche in lana spessa hanno linee iper femminili, il tailleur pantalone evidenzia la silhouette. Un’altra Roberta, un’altra storia, un’altra faccia di Milano Moda Donna. Nel parterre ad applaudire le creazioni di Roberta Scarpa anche Manuela Arcuri.

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