PATRIZIA PIERONI DIETRO LE QUINTE DI UN TEATRO DELL’OPERA

La donna presentata da Patrizia Pieroni non è da considerarsi nè una velina, troppo svestita, nè una afghana, troppo coperta. E’ piuttosto una via di mezzo, o semplicemente una donna normale che si incontra quotidianamente. Prototipo della donna tratteggiata di Patrizia Pieroni è Susy Blady, personaggio televisivo, protagonista del programma “velisti per caso”. che si è prestata con piacere a fare da testimonial alla casa di moda romana. La stilista romana ha sorpreso il pubblico con una ambientazione quantomai originale; Gli addetti ai lavori si sono ritrovati come dei moderni voyeur a sbirciare nel camerino-boudoir di una diva del melodramma. Tra fruscii di vestaglie, profumo di cipria e vocalizzi. Una giovane vestiarista immagina di essere una delle cantanti-dive protagoniste dello spettacolo, ed ecco che entrano in scena le modelle in bustier e culotte di tulle, sottovesti e kimono di raso. La moderna cenerentola le veste di lunghi abti di cotone imprimè e lino ricamato a punto croce, animati da lacci, nastri e passanastri. I colori: cenere di rosa, ruggine terroso, cedro, acquamarina e lampi di rosso lacca. Sottofondo musicale dell’insolito spettacolo: le arie della “cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, e “la traviata” di Giacomo Puccini, cantati per l’occasione da Rossana Potenza.La collezione primavera/estate 2003 di Patrizia Pieroni è costituita da abiti sperimentali che vogliono essere un prodotto “di nicchia” caratterizzati da uno stile rigoroso e da una raffinata lavorazione artigianale. La stilista capitolina prende spunto da tutto ciò che non è moda, dalla poesia, dall’arte in genere, convinta che la moda sia e debba essere cultura.

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