Un’antica stampa del ‘700 raffigurante l’Etna in tutta la sua magnificenza ha fatto da scenografia alla presentazione della collezione primavera-estate 2008 di Marella Ferrera. L’inizio della sfilata viene scandito dalle parole di un grande scrittore tedesco che ha amato il vulcano siciliano, Goethe: “a dorso di mulo raggiungemmo la regione delle lave ancora non dome dal tempo…ci avvicinammo poi alla rossa montagna; io cominciai a salire…”.
La collezione primavera-estate 2008 di Marella Ferrera è un viaggio verso l’Etna, con partenza il 4 Maggio del 1787.
Questo viaggio viene rappresentato da donne viaggiatrici nel tempo, alla ricerca di antichi smarriti misteri.
Le modelle sfilano sulle note di Mozart, tutte rigorosamente scalze e prive di accessori.
Gli abiti sono come delle corazze destrutturate e le chiome delle modelle come delle gabbie.
La stilista, definita in passato la “Sperimentatrice della Moda”, per questa collezione ha utilizzato materiali del ‘700 come l’oro zecchino, il ferro ed altri metalli.
Il concept della collezione sta a metà tra l’atelier e il museo, c’è una visione mista della donna, una donna divina e guerriera nello stesso momento.
Pantaloni e tute alla turca, bretelle d’oro usate indistintamente sopra abiti e pantaloni, richiami di stampe rurali del ‘700 un po’ ovunque, ma il protagonista assoluto della passerella è il tanto amato “bustier”.
Un “bustier” che ricorda le corazze, come dice la stilista “corazze di merletti”. In passerella anche un preziosissimo abito del lontano 1700, restaurato dalla stilista siciliana, caratterizzato da ricami in filigrana d’argento.