Una donna elegante, classica, essenziale senza essere banale, quella proposta da Lorenzo Riva per l’autunno-inverno 2002/2003, una donna che ama la qualità e non le inutili stravaganze, la sensualità ma non l’ostentazione.
“Un tributo ai grandi classici del guardaroba di sempre” ma con un’impronta tutta moderna nella ricerca dei tessuti e dei particolari, unico vezzo di una collezione mirata alla vestibilità e alla purezza delle forme.
Forme che scivolano sul corpo, che lo fasciano morbidamente esaltandone la femminilità malgrado il rigore del taglio classico, che lascia poche concessioni a scollature e trasparenze.
Grande sartorialità per i lunghi cappotti passe-partout e i tailleur gessati, resi più sensuali dalla brillantezza del lurex e talvolta abbinati a giacche-gilet corte in vita che lasciano scoperte le spalle in un sottile gioco di seduzione.
Particolare l’alternanza in uno stesso capo di tessuti e lavorazioni diverse, per cui alla corposità del velluto o della pelle si alternano le trasparenze della seta o del pizzo, mentre alla linearità dei capi più classici, il movimento di lavorazioni plissettate o sfrangiate.
Colori e fantasie rispecchiano questo gioco di contrasti, domina il nero e il tono su tono. Le fantasie scozzesi optical dei completi in stile anni sessanta, danno il cambio ai macro quadrier di giacche e cappotti in un gioco di bianco e nero, e nero e marrone, per lasciare il posto all’esplosione dei bordeaux più intensi.
Un mix ideale tra ricerca del nuovo e riscoperta del classico per un’insieme decisamente piacevole.