Jacob Be

Ancora una volta le ex cartiere Binda. Ancora una volta uno spazio post-industriale scelto come cornice ideale per la performance sperimentale ed alternativa di un giovane brand.

E mentre luci laser proiettano sulle vecchie fabbriche dismesse forme e colori, all’interno di una palazzina và in scena lo “zoo suburbano” di Jacob Be.
I modelli si muovono, ballano, interagiscono, chiusi all’interno di un’enorme gabbia.
Lo spirito è quello di una collezione giovane, divertente, più vissuta che esibita. Abiti da far propri, con i quali giocare con spirito libero, da abbinare senza regole, al di fuori di ogni convenzione.
La donna per la primavera-estate 2004, è fresca e teatralmente sexy. Le linee sono spesso asimmetriche, indefinite; tessuti e colori si mescolano e tra contrasti volumetrici, sovrapposizioni, tagli e zip, il sopra lascia intravedere il sotto, all’insegna di un mood grintoso dall’effetto volutamente used.
Molta la pelle, trattata come fosse tessuto tinto, molto il denim delavè, spesso abbinato ad altri tessuti.
La gamma cromatica è ricca e spregiudicata: giallo zenzero, viola cardinale, porpora, rosso e panna, all’insegna dei contrasti e degli accostamenti forti.
Uno show ben studiato, per esprimere al meglio il concetto di libertà e praticità di una collezione che vuole essere anche e soprattutto sexy e femminile.

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