INTERVISTA AL PRESIDENTE DI PARAH

A margine della sfilata della collezione primavera-estate 2009 di Parah Noir, nuova linea di Parah, abbiamo incontrato Gregori Piazzalunga, Presidente dell’azienda italiana leader nel settore della underwear e del beachwear

Perché avete dato il nome “Noir” alla nuova etichetta di Parah?

“Parah Noir si ispira alla cinematografia francese degli anni ’40: il cinema noir. Abbiamo scelto questo nome proprio perché Parah nella sua storia ha sempre creato costumi con l’intenzione di dare forti emozioni e il cinema noir esprime proprio queste sensazioni molto forti che sono intrinseche dell’animo femminile. Ecco, quindi, perché abbiamo scelto questo nome per la linea, punta di diamante, delle collezioni Parah.”

Quindi, lei ha la passione del cinema?

“Non tantissima. Diciamo che io ho la passione del mio lavoro che da più di 40 anni faccio con grande entusiasmo, e direi anche con grandi risultati. Proprio per questo abbiamo deciso di presentare questa nuova collezione con una sfilata in Galleria Meravigli per dimostrare questo trionfo di Parah, in questo momento difficile di mercato.
Parah, nella sua storia, ha avuto due momenti d’oro: uno negli anni ’80 e uno da due anni a questa parte. Questo ottimo risultato si deve alla qualità del nostro prodotto, ma soprattutto grazie alle donne che hanno scelto le nostre linee, il nostro design.”

Ci parli di questa nuova collezione che abbiamo visto in passerella…

“Il tema di questa sera è un mix di tutto quello che è il mondo Parah Noir: ci sono dei capi arricchiti con l’inserimento di pitone vero, costumi impreziositi dei ricami con pelle e tante stampe animalier.”

Per voi Parah Noir è una nuova sfida, mentre la linea Parah come prosegue?

“La linea Parah sta andando a gonfie vele. Questa sera abbiamo visto un piccolo flash di quello che si vedrà nelle prossime campagne pubblicitarie di Parah. Ogni anno cerchiamo di dare delle emozioni nuove con la collezione Parah. Con Parah Noir abbiamo cercato di darle in maniera ancora più forte.”

Quali sono i vostri mercati di riferimento oltre all’Italia?

“Diciamo che è il mondo intero, perché ormai in Italia, tutto quello che potevamo esprimere, tutto quello che potevamo sviluppare come mercato l’abbiamo fatto: abbiamo 1.700 punti vendita che ci seguono da tantissimi anni. Quello che stiamo cercando di sviluppare sono una espansione sia in Russia che in mercati emergenti come gli Emirati Arabi dove però vogliamo trovare sia clienti che investitori che aprano dei negozi. Entro la fine dell’anno apriremo il terzo punto vendita a Dubai; in Siria abbiamo già un punto vendita; ne abbiamo aperto uno a Vienna; in settimana è stato aperto un punto vendita a Varsavia. Questa è la dimostrazione che non solo il consumatore ma anche gli investitori, quelli che vogliono intraprendere la strada della distribuzione dell’intimo e del costume da bagno hanno scelto noi. Questo ci fa enorme piacere e ci dà la forza e l’entusiasmo per continuare.”

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