Holly Krüeger

Una sfilata o una fiaba di Andersen? Provoca e seduce la passerella -performance “Fear and Fantasy” della stilista americana Holly Krüeger, che manda in scena l’arte e la moda. Seconda apparizione milanese per la designer, che si muove fuori dai canoni tradizionali, optando per sinergie artistiche e concettuali.

Numerosi gli artisti scesi in campo per presentare la collezione spring summer 2004: un incipit della violinista Eriko Sumi ci introduce in una passerella fiabesca, a tratti animata dal Lupo e da Cappuccetto Rosso, da tre uomini-maiali fastidiosi, dalla regina cattiva, matrigna di Biancaneve.
Il guardaroba pensato dalla designer è tutto giocato sui volumi e sulla ri-de-costruzione delle silhouette: in passerella corsetti con cuciture dimensionali, giacche sagomate col collo goffrato, tessuti raccolti, piegati, spiegazzati, arricciati. La performance, garantita dall’utilizzo di texture tecniche che vanno dal nylon trattato al tessuto poly-technical stretch, fino allo stretch satin, si alterna alla naturalità e alla morbidezza del cotone e della seta. Incurante dei cliché la Krueger porta in passerella perfino la crinolina, che rende ironiche le gonne fluttuanti. I cappelli in paglia e i sandali infradito rimandano a un’estate fiabesca. Fantasie di fiori e farfalle per il giacchino col collo arricciato, i pantaloni con gambe abbondanti hanno quattro tasche e si arricciano dietro, il cappotto è principesco, grandi fiocchi in vita. L’abito da sera è lungo e sexy, lascia la schiena scoperta. Il reggiseno color carne si porta sulla camicia, la giacca in jeans double face ha il collo goffrato, il bustino con cuciture a mosaico. Una collezione eterea e aggressiva al tempo stesso, che dichiara “la vittoria della Fantasia sulla Paura”. Un’artista outsider, la Krüeger, che ancora una volta gioca con concept ed eleva la moda a evento mediatico. Suggestiva l’incursione in passerella del ballerino di tango Ivan De Marco, che ha danzato con un manichino-damigella. In prima fila, ad applaudire, c’era anche il designer Neil Barrett.

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