CIVIDINI, ANGELO MARANI E MILA SCHON

Creazione Cividini
Le caves di Parigi che, al tempo di Sartre, furono teatro della coté mondana dell’esistenzialismo hanno ispirato la collezione autunno/inverno 2004/05 di CIVIDINI. In passerella una donna decisa è impegnata, che tuttavia non rinuncia ad essere sexy ed intrigante. Piero Cividini e sua moglie hanno attinto a piene mani dal guardaroba maschile per poi tradurre il tutto in abiti decisamente femminili. In passerella originalissime camicie stampate ispirate alle opere di Ernst Wilhelm Nay, pittore tedesco vissuto nel secolo scorso, portate sotto pullover dallo scollo a V profondissimo; pantaloni larghi tipicamente maschili che creano però una silhouette iperfemminile. I colori della collezione variano dal nero al grigio in tutte le declinazioni per poi passare attraverso il verde bottiglia, non manca qualche accenno al rosa, all’arancio e al senape.A valorizzare le creazioni Cividini una parata di neo top models: Catriona Balfe, Jeisa Chiminazzo e Andrea Stancu.

Il bacio, inteso nel più alto dei suoi significati, come la più nobile manifestazione d’amore è il leitmotiv della collezione autunno/inverno 2004/05 firmata da ANGELO MARANI. Lo stilista emiliano con la sua collezione interpreta il bacio di una volta, il bacio degli anni ’30 inteso come l’apoteosi del romanticismo. In quegli anni, la sexy ed irruente attrice americana Jean Harlow, fece scandalo con i suoi baci cinematografici. E’ proprio l’attrice che si dipingeva le gambe con i fiori ha ispirato buona parte della collezione: fiori che sbocciano sui colli, scivolano tra piume e pellicce e si moltiplicano su capi spalla, avvitandosi alla silhouette come preludio di un bacio. Ricami e applicazioni floreali fanno la loro comparsa su abiti maculati, ancora fiori sui tailleur maschili, che ricordano il glam rock degli anni ’70 -’80, su pull e gonne fino a decorare le borse della collezione. Alle spalle delle modelle scorrono, su uno schermo gigante, spezzoni di film epici: Rita Haywoorth in “Gilda”, Cary Grant in “Notorius”, James Steward in “Vertigo”. Ad omaggiare questi cult movie, che hanno acceso di romanticismo i cuori di milioni di persone, degli abiti in paillettes bianche e nere con motivi grafici che ricordano le pellicole di quegli anni. Ad interpretare il neo romanticismo di Angelo marani, le nuove star della moda: Andrea Stancu e Catriona Balfe.

Reinventare il linguaggio dello stile mantenendone la classe e l’esclusività, è la parola d’ordine del nuovo team creativo che firma le collezioni MILA SCHON. La donna Mila Schon, per l’autunno/inverno 2004/05, è una signora d’alta classe che padroneggia con disinvoltura gli strumenti della seduzione senza mai ostentarli. Gli abiti sono perfette traduzioni del glamour sofisticato dei grafismi amati da Jacqueline Kennedy, ridisegnati tuttavia, con la punteggiatura di dettagli maliziosi; allacciature stile corsetto posizionate sul dorso di una giacca gessata o sul profondo spacco di una gonna. Tagli magistrali ridefiniscono la silhouette esaltandone la fluidità, orli asimmetrici, quasi petali di fiori, movimentano gonne e abiti. La collezione gioca molto con i colori forti, il nero su tutti, ma non manca qualche accenno al giallo, al verde e al fucsia. L’apoteosi della collezione si raggiunge comunque con i ricami che arricchiscono gli abiti, eseguiti a mano con tecniche esclusive, che rendono preziosi i rasi e i pizzi, i cady e i velluti froissè. Senz’altro una collezione iperfemminile che pone l’accento sulla classe di ogni donna.

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