“La donna guerriera, vestita di cuoio e di vento, attraversa l’isola fenicia. Avvolta nell’incanto antico di uno scialle…”
Tanti i rimandi alle tradizioni dell’isola d’origine delle stiliste, che a tratti si mescolano a quelli della civiltà dei Fenici e delle tribù azteche. Una rielaborazione fatta di geometrie in movimento, tagli rigorosi resi fluidi dalla morbidezza dei tessuti: maglia, sete e ricami s’intrecciano al cuoio. Lo scialle, avvolgente simbolo della couture cagliaritana, diventa un passepartout della collezione: decorato, fluttuante, è un abito, è un accessorio, è un’appendice inseparabile della donna della griffe. I preziosi ricami realizzati artigianalmente, s’ispirano agli antichi gioielli punici e riportano i simboli utilizzati nell’arte sarda della ceramica. Il racconto-sfilata parla di una donna selvaggia e grintosa, ma al tempo stesso leggera come un volatile, che riscopre le sue radici, ancorata al passato, ai costumi tradizionali, riattualizzati in nuove forme e in proporzioni decisamente contemporanee. Continua a leggere