“La donna guerriera, vestita di cuoio e di vento, attraversa l’isola fenicia. Avvolta nell’incanto antico di uno scialle…”
Debutto sulle passerelle di Milano Moda Donna per le quattro sorelle Piredda: Betty, Paola, Patrizia e Rita, scelgono di aprire i battenti con un incipit di Flavio Soriga, con testi che evocano la Sardegna.Tanti i rimandi alle tradizioni dell’isola d’origine delle stiliste, che a tratti si mescolano a quelli della civiltà dei Fenici e delle tribù azteche. Una rielaborazione fatta di geometrie in movimento, tagli rigorosi resi fluidi dalla morbidezza dei tessuti: maglia, sete e ricami s’intrecciano al cuoio. Lo scialle, avvolgente simbolo della couture cagliaritana, diventa un passepartout della collezione: decorato, fluttuante, è un abito, è un accessorio, è un’appendice inseparabile della donna della griffe. I preziosi ricami realizzati artigianalmente, s’ispirano agli antichi gioielli punici e riportano i simboli utilizzati nell’arte sarda della ceramica. Il racconto-sfilata parla di una donna selvaggia e grintosa, ma al tempo stesso leggera come un volatile, che riscopre le sue radici, ancorata al passato, ai costumi tradizionali, riattualizzati in nuove forme e in proporzioni decisamente contemporanee.
La continua e meticolosa ricerca emerge dai dettagli colti: i ricami del costume di Desulo, che impreziosiscono maniche e corpetti, gonne e gilet, nel costume della tradizione di Orgosolo, nel grembiule dell’abito da sposa di Sennori.
Gancere, bottoni preziosi, stringhe e calzari intrecciati completano i modelli, illuminati dai bagliori del bronzo, della terra, del bianco, del rosso e del marrone.
Chiude la sfilata l’uscita in passerella di Danny Queen che sfiora delicatamente i corpi delle modelle e saluta il pubblico in sala come un guru d’altri tempi.