A Pitti trionfa il jeans

Come previsto la nuova edizione di Pitti Immagine Uomo conferma una crescita di compratori sia esteri che italiani; +_29% dalla Germania, + 30% dalla Gran Bretagna, per non parlare degli asiatici che hanno letteralmente preso d’assalto la Fortezza da Basso di Firenze, i dati ufficiali parlano di un + 55% dalla Corea.
Questi dati positivi non sono altro che una conferma, per una sessantunesima edizione di Pitti Immagine Uomo riuscita coi fiocchi, mai commiato fu più generoso per Mario Borselli che ufficialmente lascia la presidenza di Pitti. Chi sarà il successore? Ancora un mistero. Per quanto riguarda gli eventi che hanno caratterizzato la seconda giornata della kermesse fiorentina la lista è veramente lunga: non possiamo fare altro che iniziare da Roberto Cavalli che come tradizione vuole in una stracolma sala del cinquecento di Palazzo Pitti, ha presentato la nuova collezione uomo autunno/inverno 2002/03 mandando in delirio tutti i presenti. Lo spettacolo è poi continuato in Via Tornabuoni dove lo stilista ha inaugurato la sua nuova boutique. Ma nel giorno di Cavalli hanno brillato anche altre stelle: il gruppo Benetton ha presentato alla stazione Leopolda la mostra fotografica “Too much” di Terry Richardson (qualcuno lo ha definito l’erede naturale di Helmut Newton). Una serie di foto choc ai limiti del porno che hanno accompagnato le ultime campagne pubblicitarie della Sisley, al centro della mostra una pedana, dove diverse ragazze in abiti sadomaso, si sono esibite in sensualissime danze “lap dance”. Ma l’apoteosi si è raggiunta con la sfilata notturna (inizio ore 23:00) di Yamane padre del vintage giapponese fondatore della griffe Evisu, marchio cult per le nuove generazioni, che ha proposto in esclusiva mondiale la nuova collezione autunno/inverno 2002/03, tutta dal sapore denim; il trionfo del jeans che rimane l’abbigliamento più amato dai giovani, se poi è griffato, ancora meglio. A fine sfilata un esclusivo party con i Ninja Tune di Londra e il Supper Club di Amsterdam.

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