Il primo giorno della kermesse romana dedicata all’alta moda verrà senz’altro ricordato per via delle scuole che hanno approfittato dell’occasione per portare in passerella le creazioni degli allievi neo diplomati; in particolare hanno sfilato all’auditorium: Istituto Europeo di Design, Accademia Koefia, Istituto Superiore di Design, Ida Ferri, Accademia di Viterbo, Accademia nazionale dei sartori.L’Istituto europeo di design ha portato in passerella una collezione ispirata alla natura, in particolare gli studenti attraverso le loro collezioni hanno rappresentato i repentini mutamenti della natura che senza
preavviso modifica l’aspetto delle cose: cataclismi naturali, eruzioni, temporali e così via; non c’è via di scampo di fronte all’inesorabile forza della natura.
Anno: 2019
Uno show per Grace Pear
Non la solita sfilata ma un vero e proprio show televisivo: Grace Pear, al secolo Graziella Pera, scende in passerella all’Auditorium romano lunedì pomeriggio e offre uno spettacolo molto particolare, in due atti. Il primo vede protagoniste le Finger Prints, un gruppo musicale pop composto da cinque ragazze, che mentre sfilano cantano il loro ultimo singolo “When I fall in love”; la seconda parte invece è tutta dedicata al Bagaglino, teatro per il quale la stilista cura i costumi.
Altieri-Martucci…l’incontro del bianco e del nero
Giovani emozioni dai passi sicuri, il 14 luglio durante la settimana dell’alta moda, calcano la passerella presso l’imponente e suggestivo Auditorium di Roma, opera della genialità architettonica di Renzo Piano. Gli allievi dell’Accademia Altieri, dopo una “Sera d’Estate”, in un secondo incontro con la celebre conceria Martucci, sfilano sul tema del contrasto bianco-nero.Un sole bianco dai raggi neri, che veste con sensualità il corpo di una donna, è la stella fissa intorno alla quale gravitano le opposizioni che appartengono al mondo.
Pranzo al Cochon
Il giorno 17 luglio nel raffinato ristorante “Cochon das mon jardin”, ubicato in via Antonelli, nel prestigioso quartiere Parioli, è stato offerto un succulento e variegato brunch alla stampa internazionale, che spaziava dalla deliziosa pizza, ai casalinghi maccheroni, dal raffinato risotto al radicchio al delicato rosbeef. Durante lo svolgimento del pranzo, tra i tavoli, dove i circa trenta giornalisti erano impegnati a gustare i deliziosi manicaretti, hanno sfilato statuarie modelle che indossavano giovanili e stravaganti abiti: le creazioni sono state le tre premiate la sera del 14 luglio, in seguito alla sfilata della rinomata Accademia Altieri e realizzate da tre studenti della scuola stessa, giovani promesse della moda italiana.
Roma rivive la dolce vita
A settimana dell’alta moda conclusa possiamo proprio dire che Roma è ritornata ai tempi della “dolce vita”. L’atmosfera che si respirava in molte presentazioni non lasciava dubbi. Ogni giorno si rincorrevano gli inviti ai party più esclusivi. Ma in particolare l’apoteosi si è raggiunta negli ultimi due giorni della kermesse romana: Martedì è stato il giorno di Giorgio Armani e Roberto Cavalli. Entrambi gli stilisti, mostri sacri del fashion-system, hanno inaugurato i loro nuovi punti vendita monomarca a Roma.
Francesca Pilot tra tantazione e santità
Bene e male, peccato e purezza, incesto e castità: questi i contrasti etici, gli atavici interrogativi, la tentazione primordiale che ha sempre assillato l’uomo e che ha rappresentato il tema della sfilata di Francesca Pilot. Che dire: il pericolo di risultare troppo provocante c’era, il desiderio di rappresentare il dilemma “piccante” che dilania la volontà umana pure, ma la realizzazione è stata garbata, mai sfrontata, né tantomeno volgare.
ETRO PORTA LA MODA IN PIAZZA
Una delle conseguenze più immediate dovute ad una lunga esposizione ai raggi solari sono le allucinazioni; proprio queste hanno pensato di avere quei pochi sprovveduti che con una temperatura esterna di 39 gradi centigradi, domenica 23 giugno, nella centralissima via Alessandro Manzoni di Milano hanno incontrato quattro carri trainati da buoi e cavalli, dove su balle di fieno stavano ammassati non contadini, ma una ventina di giovani indossatori.
Il monda del moulin rouge Romano
BEAUTY, FREEDOM, TRUTH and LOVE: questo era il motto della rivoluzione bohemien rappresentato nel film “Moulin Rouge” e questo era lo spirito che aleggiava durante la sfilata della prestigiosa scuola di moda romana IDA FERRI, allestita, il 30 luglio scorso, nel giardino inumidito dalla pioggia dell’ART CAFE’ di Roma: BEAUTY, la bellezza dei modelli proposti, FREEDOM, la libertà di creare abiti stravagantemente provocanti, TRUTH, la verità, la voglia di stupire di questi futuri creatori di moda e LOVE, l’amore emanato dal velato romanticismo delle creazioni in passerella.
Gianni Molaro:lo stilista che venne dalla pittura
“Il mio intento è creare l’abito-scultura”, questo ci ha confessato Gianni Molaro, lo stilista che il 23 luglio ha dato vita ad una fusione d’arti e stili diversi, con il suo defilè, allestito a Piazza di Siena, nel cuore della Roma mondana. Con uno sfondo arricchito da una luna piena appesa in un cielo terso, ha animato abiti di lusso, realizzati per una donna elegante ma sfrontata, dal fascino ambiguo, e misteriosa come solo le orientali possono essere.In un gioco di materiali (tessuti, metalli e cristalli) che s’intrecciavano, ha dato vita a abiti scultorei, rifacendosi alle creazioni della sua amica scultrice RABARAMA: come Michelangelo che per creare le sue statue non faceva altro che liberarle dal blocco di marmo in cui erano imprigionate, così Molaro ha animato lo spirito delle sculture,creando capi dalle geometrie e dalle fantasie “plastiche.
Immagini ancestrali per le sorelle Piredda
Betty, Rita, Paola e Patrizia Piredda, al secolo “Sorelle Piredda”, sabato 13 luglio 2002 all’Aditorium del parco della musica di Roma hanno dato una dimostrazione della loro fantasia e soprattutto della loro creatività. Portando in passerella una collezione ricca di colori e suggestioni tipiche della loro terra: la Sardegna. Un’antica leggenda vuole che “la splendida isola del Mediterraneo sia nata da un mucchio di pietre deposte in mezzo al mare dal Signore..” Proprio la pietra, simbolo incontrastato della forza, che ha sempre avuto una grande rilevanza nella civiltà dei Sardi, è stata la fonte d’ispirazione per la collezione autunno/inverno 2002/03 delle Sorelle Piredda.