Zadig: Voltaire gli diede i natali e ne narrò, nelle sue novelle, le avventure tra le terre orientali; l’Art Cafè ha “raccontato” la linea dall’omonimo nome, facendo sfilare la collezione Zadig, la sera del 24 giugno, colorandola d’esotico.
Quaranta creazioni, per uomo e donna, provenienti da paesi lontani- Turkmenistan, Bukara, Uzbekistan – hanno calcato la passerella “en plein air” del locale-ristorante più in voga della capitale: caftani dai caldi colori estivi, pantaloni, camicie e abiti dai sapori antichi, tuniche double face da portare su pantaloni neri, gonne arancioni o verdi bottiglia per lei e gonne-pantalone o alla turca per lui, da osare sul torso nudo; e per tutti, cappelli, borse e cinture tipicamente tradizionali, seta e lino arricchiti di lapislazzuli e giada, oro e cuoio utilizzati per creare un’immagine esotica e intrigante. Un tuffo nelle tradizioni di paesi orientali, ricchi di religione e di cultura, fascino e mistero: uno spettacolo di colori e magia capace di spingere anche i più diffidenti a conoscere mondi così lontani ma, a noi, così vicini.