Il giardino di Boboli di Firenze, luogo suggestivo, evocativo e soprattutto esoterico che domina il capoluogo toscano, ha ospitato venerdì 24 giugno, un evento organizzato dalla fondazione Pitti Immagine Discovery, per celebrare il genio creativo di Raf Simons. In realtà gli eventi sono stati tre: presentazione della collezione uomo primavera-estate 2006 di Raf Simons, arricchita da una retrospettiva delle sue collezioni passate; videoinstallazione “Raf Simons repeat”; presentazione del libro monografico “Raf Simons redux”. La concezione che ha della moda Raf Simons, per estro ed energia differisce fortemente dai canoni tradizionali. In dieci anni di attività lo stilista belga, si è fatto apprezzare per le sue collezioni di ricerca che raccontano in una chiave moderna le sub-culture giovanili che si sono diffuse dagli anni ’70 in poi nelle grandi metropoli. Nelle sue collezioni è chiaro il riferimento alla musica come nella linea uomo autunno-inverno ’98-’99 “Radioactivity”, dove si respira l’influenza dei Kraftwerk (gruppo musicale elettropop anni ’80) Non mancano i riferimenti al punk e alla new-wave, con esplicite citazioni alle icone musicali dell’epoca: dai Clash ai Sex Pistols per passare a David Bowie e ai New Order. Il suo modello è un eroe maledetto, simbolo della disfatta umana. Un caleidoscopio di influenze che generano in Raf Simons un’esplosione di creatività. Musica, arte, immagini e parole hanno per lo stilista belga un ruolo fondamentale. Insieme agli abiti questi elementi riassumono, o piuttosto spiegano, il mondo che lo stilista immagina. Un mondo che trae ispirazione dai movimenti della ribellione giovanile del passato e del presente, e li mescola con i concetti e le radici della tradizione. Simons propone una moda maschile che assume come icona la silhouette affilata e snella dei suoi coetanei, quindi ridisegna una possibile divisa generazionale: giacche accostate al corpo, pantaloni stretti. La collezione primavera-estate 2006 di Raf Simons nasce dallo studio del Satyricon di federico Fellini; l’intera collezione è ispirata al mito di Icaro. Elemento distintivo delle sue collezioni e il carattere monocromatico di tutte le linee: un eterno gioco di contrasti tra bianco e nero. Assolutamente inesistente la presenza di altri colori. Un’ulteriore qualità che conferma Raf Simons, uno dei più importanti innovatori nel campo della moda maschile.
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