Il settore della moda che ha conosciuto in questi anni la maggiore diffusione è sicuramente quello dell’intimo. Una recente indagine promossa dalla rivista “Linea Intima” ha evidenziato che il comparto legato all’intimo (lingerie, corsetteria, moda mare, calze) rappresenta il 30% della spesa dedicata all’abbigliamento, ma, a stupire maggiormente è il risultato economico positivo dell’intero settore, a fine stagione si possono contare sulle dita della mano i pezzi invenduti.
Intimo, quindi, come modello di riferimento per l’intero settore moda, sull’argomento sono stati pubblicati di recente diversi libri, in particolare sul mondo dell’underwear è stato pubblicato un testo dal titolo emblematico “La scommessa dell’intimo”, dove l’autrice Laura Colagrande, traccia la storia della lingerie; pare che già in epoca greco-romana venisse data particolare attenzione alla biancheria intima, segnali della presenza dell’intimo si ritrovano anche in epoche più recenti: all’epoca di Luigi XV, l’intimo si trasforma in una vera e propria opera d’arte e diviene simbolo di classe e di superiorità sociale. Non manca un accenno alla storia del reggiseno inventato dall’azienda Cadolle di Buenos Aires alla vigilia della prima guerra mondiale per poi conoscere i fasti del successo nel dopoguerra.
A proposito del reggiseno, una pubblicazione sull’argomento degna di nota è “Il distretto dell’intimo” curata qualche mese fa da due docenti universitari: Domenico Cersosimo e Rosanna Nisticò. Il libro narra la vicenda di Lavello, piccolo centro in provincia di Potenza, dove in pochi anni si è sviluppato un vero e proprio distretto dell’intimo con la presenza di 50 laboratori artigianali che danno lavoro a 500 addetti con delle cifre produttive da far rabbrividire, cinque milioni di reggiseni prodotti e venduti ogni anno. L’indotto dell’intimo nato a Lavello ha portato alla creazione di una società “Charme” dedita alla commercializzazione di buona parte della lingerie prodotta.
Sul tema dell’underwear è stato organizzato anche un convegno che ha visto in prima linea i case history italiani e stranieri più emblematici: La Perla, Armani, Cavalli, Victoria’s Secret, Wolford e Calvin Klein. Oggetto del convegno, le prospettive future del settore. A fine lavori, si è arrivati ad una conclusione comune: lo sviluppo dell’intero settore passa attraverso la necessità di rendere il punto vendita un concept store, capace di trasmettere un’idea, uno stile riconoscibile dalla clientela che ricerca al momento dell’acquisto non solo un prodotto, ma anche un’atmosfera, un’esperienza gratificante.
A completare il quadro delineato fin qui, come vuole l’italica tradizione secondo cui la consacrazione di un settore moda passa attraverso la passerella, il settore dell’underwear da qualche anno a questa parte viene celebrato a Milano, in occasione di Milano moda donna, con un evento sfilata “Momi intimo designers”, oggi diventato “Un-dress Milano intimo mare”. In passerella presentano le nuove collezioni aziende leader del settore.
Nei progetti di Expo CTS, organizzatrice dell’evento, c’è la volontà di trasformare “Un-dress Milano intimo mare”, in una vera e propria fiera di settore dedicata al mondo dell’intimo che si svolgerà a Milano dal 18 al 20 gennaio 2004, il guanto di sfida è lanciato…