LA RUSSIA DI GAI MATTIOLO

Collezione Gai Mattiolo
Una grande cornice ha fatto da sfondo alla sfilata della collezione donna autunno-inverno 2005-06 di Gai Mattiolo, vere e proprie opere d’arte dove il confine tra arte e moda è indefinito. In questa ottica il denim è stato usato sfacciatamente: lo stilista capitolino con la stessa disinvoltura con cui il pittore dipinge la sua tela bianca, ha decorato la tela denim con la sua tipica fantasia, applicando fregi che ricordano molto gli stucchi dei palazzi nobiliari di San Pietroburgo. L’intera collezione di Gai Mattiolo può essere considerata come un viaggio a bordo del mitico Orient Express, attraverso la misteriosa e affascinante Russia dei Zar; i richiami sono tutti all’epoca di “Caterina la grande”, con i suoi fasti, la sua opulenza e la sua ricercatezza. Durante questo affascinante viaggio, Gai Mattiolo, ha voluto strappare dai muri dell’Hermitage i decori più preziosi per poi trasferirli sulla sua collezione: cappotti, jeans, giacche, camicie e borse. Il nero, colore preferito, dalle “nuove russe” viene contaminato e ravvivato dai colori che caratterizzano lo stile dello stilista, così il rosso cardinalizio e i colori caldi fanno da contraltare ai simboli della ricchezza come l’oro, i tessuti damascati, i broccati e i velluti. La donna dipinta da Gai Mattiolo è sensuale, misteriosa e affascinante; i dettagli del suo abbigliamento sono esasperati come le fibbie giganti ricoperte da mosaici di luce; preziose broderie 24 carati; chaussure dalla punta arrotondata e con tacco 10 cm ; stivali avvolti in cespugli di fregi orientali nonché borse gioiello. Tra i progetti più imminenti della casa di moda c’è il lancio a breve di un nuovo profumo, intanto Gai Mattiolo si prepara a vestire, con il suo stile elegante e sensuale, la prima donna del prossimo festival di Sanremo: Antonella Clerici. In pedana la collezione dello stilista romano è stata applaudita da tanti volti noti del jet set come Ela Weber e il fidanzato Alessandro La Rocca , Beppe Convertini, Serena Grandi, tutti reduci dal ristorante di Rai Uno.

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