LA CULTURA HIP-HOP ALLA STAZIONE

Alla stazione di Roma Termini, tra un treno ed un altro, nel bel mezzo di una torrida estate romana, potreste “rinfrescarvi” tuffandovi nel mare primordiale della cultura hip-hop: al binario 24, nello spazio “ContemporaneoTemporaneo”, è stato, infatti, allestito, fino al 7 agosto, un “tempio cult”, dove poter osservare, conservati in teche di vetro sottovuoto, cimeli originali dell’hip-hop, provenienti da collezioni italiane.
Tutto il mondo dell’underground, delle metropolitane americane rivive negli oggetti nuovi e “lisi dall’uso”, nei quadri appesi alle pareti, rappresentazioni di graffiti stile antico Egitto o degli stralci di vita delle periferie popolate dagli “m.c.”; nelle t-shirt accartocciate contro il vetro della teca, nei vinili originali degli U.T.F.O, di Tommy Boy o di Eric B e Rakim.Ed è curioso vedere come questo mondo creato dai “giovani che furono” attira schiere di “giovani che sono”, incuriositi e avidi di apprendere le origini del loro stile di vita attuale. Qui si possono trovare schierati i capi di quelle marche di abbigliamento che, negli anni ’80, erano “l’un contro l’altro armate” ma che, in quest’occasione, sono stati riappacificate in un’unica teca: grazie ad un agile felino (“Puma”), attraverso un boomerang rotante (“Nike”) e volando su di una soffice foglia (“Adidas”), non solo l’hip hop ha viaggiato da un capo all’altro del mondo ma ha anche contribuito a rendere eterne marche sportive, dalle qualità sopraffine.Ad un certo momento, nello stordimento di trovarsi in un ambiente metropolitano americano, illuminati da luci colorate intermittenti e, avvolti da musica di strada dal “vivo”, la nostra attenzione è stata attirata dal volume della musica amplificato, dalla gente che si raccoglieva in un semi-cerchio e da che agili ballerini di breakdance hanno iniziato la loro performance, tra il battere di mani degli spettatori ondeggianti: la ciliegina su di una torta, vecchia più di vent’anni, ma ancora gustosa e attuale per i giovani cittadini di tutto il mondo.

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