IL TRIONFO DEL COATTO STYLE

Estate 2005, trionfa il “coatto style”, i discepoli del Piotta (artista capitolino, icona del genere) possono affilare le armi, il timido accenno all’abbigliamento trash che ha fatto la sua apparizione nella seconda metà degli anni ’80 viene riproposto con declinazioni tipiche dei nostri giorni. L’apoteosi si raggiunge alla sfilata uomo, primavera-estate 2005 di ANDREW MACKENZIE, dove l’uomo si esibisce nella sua forma più rude, stile macho da spiaggia, addominali e pettorali, frutto di intense ore trascorse in palestra vanno assolutamente esibiti: jeans aderenti e soprattutto a vita bassa, canotte che lasciano scoperta la pancia, slip che fuoriescono dai jeans, ma soprattutto il must, secondo i punti di vista, sono gli hot pants versione maschile. Anche ROBERTO CAVALLI, nella sua collezione uomo primavera-estate 2005 accentua la fisicità degli uomini; in passerella giacche che sembrano letteralmente scolpite alla silhouette. Ma il must di stagione firmato Roberto Cavalli è la pelle, come le giacche che lasciano intravedere i muscoli scolpiti e abbronzati. Sexy quindi, senza remore, ostentare senza timore. Pezzo cult della collezione è una giacca di pelle speciale, due taglie più grande del normale, viene buttata in lavatrice finché non diventa fasciante, stretta intorno al corpo. Chi poi, va pazzo per l’attore francese, un po’ romantico, un po’ maledetto, Vincent Cassel, si riconosce senz’altro nella collezione uomo primavera-estate 2005 di VGRANTHAM. La collezione si ispira e vuole celebrare degli “uomini veri”, eroi dello sport come John McEnroe, vincenti, belli e tenebrosi. Un uomo a cui piace osare, senza tuttavia scadere nella volgarità. I riferimenti sono chiari ed eloquenti agli anni ’70, epoca a cui si ispira l’intera collezione; come immagini sequenziali che si rincorrono passano velocemente davanti agli occhi: le atmosfere, i personaggi, i colori, la musica, i telefilm di quegli anni.

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