I NUOVI LINGUAGGI DELLA MODA

Collezione Aida Korman
Con l’attenta direzione artistica di Massimo Pastorello e il coordinamento moda dell’agenzia BTF Casting di Catania, si è consumata nelle scorse settimane al teatro Margherita di Caltanissetta l’undicesima edizione di Med Moda.

Una rassegna internazionale dedicata ai nuovi linguaggi comunicativi dell’universo moda; in passerella si sono susseguite collezioni originali frutto dell’estro creativo di stilisti che nei loro rispettivi paesi di origine sono considerati stelle di prima grandezza.
“Un’occasione per vedere all’opera fashion designer altrimenti relegati all’anonimato. – sottolinea Massimo Pastorello, patron di Med Moda – una reale dimostrazione che si può fare moda anche a latitudini lontane dai tradizionali circuiti moda.”
A scendere per prima, sulla passerella del teatro Margherita, la collezione dello stilista siciliano GIUSEPPE PATANE’ ispirata alle gesta di Salvatore Giuliano, per alcuni considerato bandito, per altri il vero eroe di Montelepre. Una collezione che mette in gioco: mistero, fascino e audacia, trasformando la donna della porta accanto in una moderna eroina. Tutta la collezione di Giuseppe Patanè è avvolgente, ruba elementi al guardaroba maschile, ma soprattutto è etnica con chiari richiami agli antichi costumi siciliani, ovviamente riveduti e corretti dalla sapiente mano di Giuseppe Patanè (vedi foto 1 e 2).

Dal sapore decisamente etnico anche la collezione di ANABELL QUINTERO. La stilista panamense, senza dubbio colei che ha suscitato maggiore interesse nel pubblico e soprattutto tra gli addetti ai lavori, ha proposto al pubblico una collezione monocolore bianca ispirata alla “Pollera national”, tradizionale abito panamense, naturalmente in una chiave contemporanea; capi abilmente lavorati a mano frutto dell’abbinamento tra lino irlandese e organza (vedi foto 3 e 4). L’apoteosi si raggiunge quando a scendere in passerella c’è il modello di punta della collezione: un abito da sposa tutto ricamato a mano con fili d’oro, dal valore commerciale di diecimila euro. Il prezioso abito nuziale per l’occasione è stato indossato da Marisela Moreno, volto celebre della televisione nazionale panamense (vedi foto 5).

Etnica può essere considerata anche la collezione della designer bosniaca AIDA KORMAN. La giovane stilista nel disegnare i capi della sua nuova collezione ha fatto un lungo viaggio indietro nel tempo e, precisamente nel medioevo, dedicando l’intera collezione all’ultima regina di Bosnia, Katarina Kosaka. L’ultima regina di Bosnia è fuggita dal suo paese natale rifugiandosi a Roma, dove, sotto la protezione del Vaticano, vi ha trascorso gli ultimi giorni di vita. Sulla sua fuga a Roma circolano tante leggende, secondo una di queste, pare che Katarina abbia portato con sé tutto l’oro e i gioielli della Bosnia, donandoli poi al Vaticano. Quindi la collezione di Aida Korman è ricca e caratterizzata da richiami ad elementi medievali, con un esagerato uso di fronzoli che ricordano la fortunata dote dei regnanti dell’epoca. In passerella: gonne a balze, lavorazioni a plissè e soprattutto dei preziosi corsetti che hanno regalato alla donna tratteggiata dalla stilista bosniaca un’allure d’altri tempi (vedi foto 6 e 7).
Anche parlando della collezione di SUN GODDES, coppia di creativi sudafricani, si rimane sul terreno etnico. I due designers africani, celebri alle cronache del loro paese per aver vestito Naomi Campbell in occasione del compleanno di Nelson Mandela, hanno ben impressionato il pubblico con delle creazioni frutto di un sapiente intreccio tra antica tradizione tribale e moderno. Ad uscirne fuori una linea ricca di elementi tipici del loro paese: materiali naturali, disegni tribali e pietre dure. Risultato? Collezioni all’apparenza tribali ma dal sapore moderno che hanno permesso a Sun Goddes una grande fama nel paese di Nelson Mandela, al punto che il sodalizio può contare in Sudafrica di numerosi negozi monomarca nelle principali città come Cape town e Johannesburg (vedi foto 8 e 9).

Un richiamo all’arte indigena è la caratteristica predominante della collezione di EVELYN CHIERIGATTI. La giovanissima stilista brasiliana ha realizzato una mini collezione ispirata agli indios che ancora oggi vivono sulle rive del Rio delle Amazzoni. Linee apparentemente moderne che celano, tuttavia, attraverso applicazioni e grafismi l’antica arte aborigena (vedi foto 10 e 11). Tra una collezione e l’altra il pubblico del teatro Margherita è stato catturato dalla voce di Tony Hadley, voce degli Spandau Ballet. Lo straordinario ospite del Med Moda ha riproposto tutti i vecchi successi della band inglese, ai vertici delle classifiche negli anni’80, avvolgendo in una atmosfera onirica i presenti (vedi foto 12).

Photo Gallery (foto di Sebastiano Cannata)

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