GRIMALDI GIARDINA FESTEGGIANO TRA SANTI E ANGELI

collezione Grimaldi&Giardina
Ascoltando le loro parole, la loro storia, abbiamo provato un po’ d’emozione. E’ un po’ una fiaba dei giorni nostri, una di quelle storie che si possono certamente definire a lieto fine.

Loro sono due giovani dell’estremo meridione d’Italia: uno è campano Antonio Grimaldi, l’atro è siciliano Silvio Giardina.

Entrambi mossi da un sogno comune: fare della moda la loro vita. Il loro incontro è stato fortuito, quando si dice: il fato ci ha messo qualcosa di suo!
Prima Sylvio, poi Antonio varcarono timidamente, in punta di piedi, l’atelier di Madame Gattinoni a Roma. All’ombra di Madame Gattinoni iniziò ufficialmente il loro percorso nel mondo della moda, ma soprattutto tra le mura dell’Atelier Gattinoni ci fu l’incontro tra i due che diede inizio all’avventura Grimaldi e Giardina.
Un’avventura che dura da dieci anni, un tempo per taluni relativamente breve, per altri lungo. Per Grimaldi Giardina sono stati dieci anni pieni di successi, ricchi di emozioni, dieci anni che i due hanno voluto raccontare con un libro edito da Castelvecchi editore.
Lo spettacolare complesso monumentale di Santo Spirito in Saxia a Roma, è stato il teatro della presentazione del libro su Grimaldi Giardina e soprattutto la cornice di una sfilata che ha celebrato i primi dieci anni di attività della coppia creativa.
Per celebrare questo evento è stata scelta una scenografia del tutto particolare: Grimaldi Giardina, volendo ricordare lo loro origini, hanno ricreato l’ambientazione tipica di una festa patronale con tanto di luminarie realizzate appositamente da una azienda artigianale salernitana e ovviamente la banda musicale.
“Con questa sfilata celebrativa facciamo sfilare tutti i santi e tutti gli angeli che ci hanno protetto in questi primi dieci anni di attività: uno di loro è Egon Von Furstenberg, – spiega Antonio Grimaldi – perché Egon per noi è veramente un’icona. Abbiamo dedicato a lui un abito della collezione, un vestito con tutti i cuori di pizzo. Egon ci ha sempre sostenuti, dieci anni fa è stato il primo, è forse l’unico a Roma a spendere una parola buona per noi per farci sfilare nell’Alta Moda romana perché era innamorato del nostro lavoro. Era un uomo elegante che conosceva che cosa era il bello. Quindi Egon rimane sempre nei nostri cuori. Fu lui a spronarci e a spingerci ad andare a Parigi – aggiunge Sylvio Giardina -“.
Al centro della scenografia della sfilata c’è il cuore simbolo della maison; un cuore ricamato su un fazzoletto e donato dieci anni fa alla Madonna Addolorata di Mussomeli, città di origine di Sylvio Giardina.
Un cuore come ex voto per ringraziare angeli e santi che hanno protetto in questi anni Antonio Grimaldi e Sylvio Giardina nel loro percorso professionale.
Gli abiti della collezione primavera-estate 2008, proposti in passerella, costruiti con forme moderne e geometriche, fanno da contrasto con l’atmosfera tradizionale che i due designers hanno voluto creare.
La prima cosa che appare evidente è la ricchezza dei tessuti e la minuziosa lavorazione degli abiti; da sempre segni distintivi delle collezioni Grimaldi Giardina.
La passerella è un trionfo di: pizzi chantilly, organza, satin. Si rimane letteralmente affascinati dagli abbinamenti: pantaloni maschili dal taglio decisamente skinny abbinati a camicie di pizzo; il cuore sacro, simbolo della maison, diventa applicazione irradiandosi sui corpetti degli abiti in plissè.
Sul parterre ad applaudire Grimaldi Giardina tanti nomi celebri del jet set: Mara Venier, Luisa Corna, Ela Weber, Anna Galiena, Laura Morante, Demetra Hampton, Stefania Orlando, Tania Zamparo, solo per dirne alcuni.

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