A LONDRA DI SCENA LA CREATIVITA’

Creazione Bora Aksu
Una sfilata di “non modelle”, presentata dalla giovane stilista Ann-Sofie Back, che ha pensato bene di prendere dalla strada le mannequin che vestiranno la sua collezione, ispirata ai travestiti; tra gli eventi che aprono “London Fashion Week” settimana della moda inglese che si svolge dal 14 al 19 febbraio 2004. A catalizzare l’attenzione di giornalisti, buyer e soprattutto trend setter, tanti giovani designer, armati di tanta creatività e fantasia, quella che comincia a scarseggiare a Milano e Parigi, che sperano di fare breccia, con le loro originalissime collezioni, nel cuore, delle grandi multinazionali della moda, sempre alla ricerca di nuove fonti creative. Tanti gli stilisti all’esame di critica e buyer, ma soprattutto tanti giovani designer desiderosi di conquistare gli ambitissimi premi messi in palio nella sezione “New generation”; un assegno da 1.000 a 25.000 sterline assegnato dal British Fashion Council ai designer più innovativi, che potranno utilizzare la somma per pubblicizzarsi e affermare la propria carriera.Gli occhi, in ogni caso, sono puntati su quei nomi che già nelle passate edizioni di “London Fashion Week” hanno ben impressionato la critica: Julien Macdonald, Frost & french, Clements Ribeiro, Paul Smith, Sophia Kokosalaki, Jasper Conran, ma le aspettative di stampa e buyer sono anche rivolte ai giovani designer: Miki Fukai, giovanissima giapponese che si è guadagnata con una collezione frutto di un connubio tra sport e Rock and Roll i favori della stampa, Bora Aksu, giovane designer turco, amatissimo dalle giovani modelle e Jonathan Saunders, che lavora già con grandi aziende, tra cui Pucci.

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