Da Parigi nuovo trend: fiocchi e nastri per l’inverno

nella foto collezione di Fatima Lopez
Tutte coi fiocchi il prossimo inverno, in una profusione di nastri e nodi più o meno classicamente acconciati. Tra le novità emerse dalle sfilate del pret-a-porter di Parigi, quella del fiocco, classico emblema lezioso del vestire femminile, è stata forse la più notata. Naturalmente il nastro, con finale di nodo o flocon, in versione inverno 2003, non necessariamente è un simbolo da donna romantica. Sulla Pompadour vista attraverso una lente scura e molto sexy: niente nastri e trine rosa dunque, ma tanto velluto blu e nero con fiocchi strategicamente sistemati soprattutto sulle maniche e i polsi con un effetto di sbuffi e volants. Indimenticabile anche la gonna stretta, tutta in nastri di seta, cuciti assieme a formare un tessuto rigato in orizzontale, ma poi liberi di annodarsi davanti in un gioco di nude look. Anche Valentino è tornato ai fiocchi e ai nodi, per la verità mai del tutto tralasciati. Questa volta li ha usati in abbondanza, per stringere la vita della pelliccia bianca, per chiudere la giacchetta smilza dell’ elegante tailleur, per guarnire il cappello, per definire il taglio impero, per dare un sapore sexy alla tutina nera. Tra le grandi passerella di Yves Saint Laurent, per esempio, Tom Ford ha fatto sfilare una moderna Madame de griffe, pure Chanel si è buttata sul fiocco: Karl Lagerfeld lo ha adoperato per le cinturine di feltro che si portano un pò basse sulla baschina delle gonne a pieghe. Per il proprio marchio (Lagerfeld Gallery) invece, lo stilista tedesco ha usato i nastri nei capelli delle modelle. Più che nastri sono cordini e spaghi quelli scelti da Jean Paul Gaultier per avvolgere la donna, come l’artista bulgaro-americano Christo fasciava edifici e monumenti. I sottili lacci di Gaultier stringono giacche, gilet e maglie, con un effetto trapuntato, mentre le gonne a pieghe sono un insieme di nastri liberi di svolazzare. Pure gli inglesi comunque vogliono una donna coi fiocchi: se Alexander McQueen ha sottolineato le forme con nastri di pelle cuciti sugli abiti e ha chiuso con il fiocco la mantella di raso viola della perversa educanda, Vivienne Westwood ha fasciato le sue calzature adornandole di fiocchi rosa. L’italiano Romeo Gigli ha realizzato tanti nastri, tagliando il tessuto con il laser e lasciandolo libero di formare piume e frange, mentre il turco-cipriota Hussein Chalayan ha fatto sfilare anche striscette pendule di stoffa su una passerella molto spinta verso la ricerca di una moda nuova. Il marchio del grande maestro giapponese Issey Miyake, con lo stilista Naoki Takizawa ha usato lunghi nastri (cuciti, avvolti, incollati) per formare le giacche, i pantaloni e i vestiti. Per chiudere la parziale rassegna, infine, ecco il fiocco che Sonia Rykiel ha messo sulla spalla della maglia marinara ed ecco i fiocchetti che, con la loro leziosità, sembrano ironici sulle borsette ricoperte di tela bianca e presentate in una teca dal belga Martin Margiela.

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