IL SALONE DEL MOBILE VA A NOZZE CON LA MODA

Più che “la settimana del mobile” ai cronisti di moda sembra di essere di nuovo precipitati nei giorni delle sfilate, tanti sono gli appuntamenti, all’incrocio tra fashion e design, che si svolgono dentro e fuori il Salone Internazionale del Mobile. Ci sono gli stilisti che creano le loro collezioni per la casa, come Armani e Cavalli, quelli che ospitano i designer, come Fusco con John Hutton, infine quelli che danno feste, come Calvin Klein in collaborazione con Elle. Negli spazi del chiosco centrale di Porta Domodossola, in Fiera a Milano, Roberto Cavalli ha presentato la sua nuova collezione casa, denominata “Magnificent mirages”. Atri-oblò e tunnel da fantascienza condurranno i visitatori nella casa-astronave dello stilista fiorentino, con le tavole imbandite di piatti di porcellana fantasia wild, bicchieri di cristallo serigrafati in oro a mano, tovaglie ricamate con motivo a pantera. In camera da letto un trionfo di lenzuola, cuscini e trapunte maculate. Giorgio Armani, invece, ha scelto di presentare le sue proposte di arredo non solo per la casa, ma per “uno spazio da vivere”, nel suo grande spazio di via Borgognone, dove tra l’altro fanno bella mostra i mobili in legno di pero, con ampio utilizzo di pelle, dalle forme moderne e dalle dimensioni ridotte rispetto alla collezione precedente.

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Successo di Open Spaces al salone del mobile

Tra le novità più interessanti viste al salone del mobile di Milano ci sono i prodotti del gruppo Open Spaces, per i quali viene difficile dare una classificazione ben precisa; si tratta infatti di oggetti nati da una ricerca approfondita, che possono essere usati in modi differenti a seconda delle reali necessità di organizzazione dello spazio o in funzione dei momenti del giorno in cui questi oggetti vengono utilizzati.

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SUCCESSO DI OPEN SPACES AL SALONE DEL MOBILE

Tra le novità più interessanti viste al salone del mobile di Milano ci sono i prodotti del gruppo Open Spaces, per i quali viene difficile dare una classificazione ben precisa; si tratta infatti di oggetti nati da una ricerca approfondita, che possono essere usati in modi differenti a seconda delle reali necessità di organizzazione dello spazio o in funzione dei momenti del giorno in cui questi oggetti vengono utilizzati. Oggetti ibridi, indefinibili che presuppongono una forte interazione con l’utente. Così “Dama” è un sistema di pouff assemblati per mezzo di…

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LAVATRICE PER I CAPI PIÙ DELICATI

Le inquietanti etichette di lavaggio dei capi alla moda, che minacciano disastri al solo contatto con l’acqua e che spesso dissuadono perfino dal rivolgersi alle tintorie a secco, non faranno più paura a nessuno: Whirlpool ha presentato nei giorni scorsi a Milano dei prototipi di lavatrice (ma il termine è riduttivo) che promettono di fare la felicità di tutte le fashion victim, affezionate ai loro abitini complicati. Projetc F – questo il nome del progetto illustrato da Richard Eisermann, Manager Global Consumer Design di Whirlpool Europe – rimanda alle affascinanti tematiche del lifestyle moderno e nasce dalla collaborazione con tre società di design esterne (una tedesca, una euro-americana, una italiana) che hanno affrontato in modo fantasioso il tema della cura dei tessuti, valutando tutte le tendenze in fatto di materiali e tutte le nuove esigenze di pulito.

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TONINO PERNA FESTEGGIA FERRÈ E IN PASSERELLA TORNANO LE TOP MODEL

[caption id="attachment_2532" align="alignleft" width="160"]Helena Christensen[/caption]“Ho sempre rispettato e stimato la qualità e la professionalità di queste ragazze. I miei vestiti non hanno mai avuto paura di loro”. Con queste parole, a Milano, nel salone di 700 metri quadri del suo atelier, Gianfranco Ferrè, prima della sua “sfilata del cuore” ha spiegato come mai tante top model (alcune ormai indaffarate in attività lontane e diverse dalle passerelle) fossero accorse al suo invito. Ma ha anche chiuso una polemica, durata anni, che aveva visto alcuni stilisti lamentarsi per la prevaricante presenza delle indossatrici famose, a scapito dei loro vestiti. Ferrè, i cui abiti non temono di essere oscurati dal corpo di chi li indossa, è sembrato rendere omaggio a una generazione di donne dalla forte personalità, che ha contribuito a fare grande la moda degli anni 80-90. E così, per la festa voluta da Tonino Perna (patron della It Holding che controlla il marchio Ferrè) ha scelto molti nomi a lui cari per dar vita a 70 abiti tra i quali, per gli invitati, era difficile distinguere quelli del pret-a-porter da quelli dell’alta moda, perché tutti accomunati dal medesimo alto contenuto di idee. Ed era anche difficile individuare le “annate”: impossibile datare, infatti, il lungo e sontuoso paltò cammello, riemerso da lontani ricordi, ma diventato attualissimo con gli stivali dell’ultima collezione Ferrè.

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Roberto Cavalli

La donna di Roberto Cavalli, che ha riportato sulle passerelle milanesi l’affascinante Cindy Crawford, fa la lady ma solo per scherzo, su una passerella tutta d’oro con fondale rinascimentale.

Che il simpatico e bravo stilista fiorentino non sia impazzito, e non abbia affatto deciso di cambiare clientela, lo dimostra ancor prima della sfilata il suo parterre: sedute in prima fila tutte le starlette del momento, tutte le attricette che fanno a gomitate per piazzarsi davanti alle telecamere, tra qualche sorridente e compiaciuto signore come Carlo Rossella, Giorgio Gori, Emilio Fede.

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UNA SFILATA PER CONSACRARE IL CIOCCOLATO

Una sfilata di abiti ispirati al cioccolato, realizzati dagli allievi della scuola di moda romana Ida Ferri ha coronato l’incontro con gli esperti sul rapporto delle donne con il cioccolato che si è tenuto a Roma. In pedana, a consacrazione della passione femminile per il cibo degli dei, ha sfilato, per un pubblico formato da sole donne, la baronessa Giada Dromi, figlia della contessa Patrizia de Blanc, in prima fila con la rossa “madame Picasso”, altro personaggio chiambrettiano di “casa Balestra”. Il cioccolato tatuava i corpetti in tulle color carne, abbinati a gonne con code in tela denim o in raso vinaccio, si trasformava in spille, orecchini e centrali di collane e strozzini, decorava mini-abiti nude-look fatti di trecce di pop corn, mentre alle signore venivano distribuiti tazze fumanti della dolce bevanda e cioccolati di ogni tipo e gli oratori spiegavano i motivi del debole delle donne per il cioccolato.

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ROBERTO CAVALLI

La donna di Roberto Cavalli, che ha riportato sulle passerelle milanesi l’affascinante Cindy Crawford, fa la lady ma solo per scherzo, su una passerella tutta d’oro con fondale rinascimentale.

Che il simpatico e bravo stilista fiorentino non sia impazzito, e non abbia affatto deciso di cambiare clientela, lo dimostra ancor prima della sfilata il suo parterre: sedute in prima fila tutte le starlette del momento, tutte le attricette che fanno a gomitate per piazzarsi davanti alle telecamere, tra qualche sorridente e compiaciuto signore come Carlo Rossella, Giorgio Gori, Emilio Fede.

Ma ancor più divertente del solito, lo spettacolo della moda di Cavalli, un genio nel suo genere, convince per vivacità e perfino mettibilità, come è il caso del tailleurino nero di breitschwanz, delle raffinate pellicce intarsiate, del bon ton autoironico che anima certi soprabiti di vernice da donna-gatto e certi vestiti longuette di mussola a fiori delicati e perfino a maniche lunghe.

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LA CAMICIA CON LE IMPRONTE DIGITALI

Proprio nell’epoca in cui il Parlamento italiano si dibatte sul tema dell’immigrazione, attraverso proposte di legge che hanno suscitato vespai di polemiche, come la schedatura degli immigrati attraverso le impronte digitali; l’azienda Harry & Sons presenta all’ultima edizione di Pitti Immagine Uomo, la camicia con l’impronta digitale.
Proprio così, l’azienda permette a propri clienti di scegliere una
camicia che poi in un secondo momento verrà personalizzata con le impronte digitali del cliente, che verranno ricamate o stampate sul tessuto.

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Martino Midali – Collezione autunno-inverno 2002/03

Nel suggestivo spazio di Via Bronzetti, Martino Midali presenta il meglio della sua produzione per l’autunno – inverno 2002/03.
Tre le linee che segnano l’evoluzione del marchio, tre i passaggi stilistici per una donna che si trasforma, cambia pelle, senza mai tradire se stessa, in un ponte ideale tra i mast di ieri e le sperimentazioni di domani.
Forme essenziali e tagli al vivo per la prima linea, i capi spalla sono destrutturati e reinterpretati secondo le linee tipiche della maglieria, i volumi ridotti definiscono la figura, in un gioco di sottile sensualità.

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