CONTADINE BALCANICHE NEL BOSCO DI DRIES VAN NOTEN

Niente folletti ed elfi, ma solo eleganti contadine dei Balcani, nella foresta che Dries Van Noten ha allestito l’altro giorno nel salone delle Belle Arti. Tornato al suo tema preferito, quello etnico rivisitato, lo stilista olandese ha proposto una collezione piena di riferimenti all’est europeo. Giochi di bianco e nero con i blazer di spesso cotone rustico, i cappotti ricamati, le corte gonne di panno a ruota, le geometrie croate sulla spessa lana. Giochi di misure e spessori con i pantaloni alla zuava, le panciere e i cinturoni, i maglioni…

Continua a leggere

KARL LAGERFIELD DEBUTTA CON LA COLLEZIONE IN JEANS

Per la prima volta Karl Lagerfeld ha presentato dei jeans in passerella. Il debutto è avvenuto a Parigi ed è per metà italiano: è con il gruppo vicentino Diesel di Renzo Rosso, infatti, che lo stilista tedesco produrrà la novità per il suo marchio Lagerfeld Gallery. I jeans, aderentissimi e trattati con due diversi bagni (in azzurro chiaro o in blu consumato), hanno una seducente cucitura a parentesi tonda che incornicia il sedere, oppure sono corti al ginocchio o ancora vengono infilati negli stivali a stiletto di camoscio rosso. Indossati con lunghi spolverini neri, attillate giacchine in peloso gessato o con bolerini di visone bianco annodati sul seno, i pantaloni in denim griffati “Lagerfeld by Diesel” hanno aperto la sfilata. Ed è Renzo Rosso, seduto in prima fila a raccontare la nuova collaborazione. “Ci eravamo conosciuti – dice l’imprenditore – tanti anni fa a Monaco, quando io stavo iniziando a esportare i miei jeans in Germania.

Continua a leggere

GIOVANNI BEDIN

I saloni del Consolato d’Italia a Parigi hanno fatto da sfondo alla sfilata di un giovane stilista vicentino, Giovanni Bedin, che nella capitale mondiale della moda ha presentato la sua collezione pret-a-porter per l’autunno-inverno 2002/2003.

Tailleur classici con gonne asimmetriche, vestiti da sera con stoffe e ricami preziosi, pantaloni bordati di pelliccia e con spacchi sui lati: Bedin ha fatto centro con proposte inventive ed è stato a lungo applaudito dalle trecento persone presenti al defilé.

Bedin non ha ancora 30 anni (è nato nel 1974), è considerato uno dei più promettenti stilisti della nuova generazione ed è stato sponsorizzato dal Consolato d’Italia nel quadro della promozione del “Made in Italy”.

Continua a leggere

LOUIS VUITTON E LA MOTOCICLISTA CON I TACCHETTI

Sempre con i tacchetti di soli tre centimetri, ma ben fasciata nei pantaloni da moto o da equitazione, la femme griffata Louis Vuitton il prossimo inverno avrà un’aria piuttosto sportiva e da ragazzina.

Lo stilista Marc Jacobs, nella serra del parco Citroen, le ha fatto perfino osare certi pradeggianti shorts con reggiseno in alpaca color avorio, certi pantaloni segnati dalla trasparenza dell’a-jour e un’infinità di blouson in lapin, di parka in cachemire, di eskimo in tela cerata bianca o nera, indossati su calzoni da motobiker in raso o pelle.

Il massimo del lusso LV pare siano, però, le gonne in visone bianco depilato (epilé, come dicono i francesi) o in piume di marabù verdi.

Continua a leggere

ROMEO GIGLI

Da Romeo Gigli la donna è mobile qual piuma al vento: tutto è in movimento intorno alla sua silhouette, tutto ruota e si agita tra giochi di sbiechi, di forme sbilanciate e di ricami a trafittura di laser.

Lo stilista italiano, per la collezione che sfila a Parigi, ha scelto però una mobilità molto moderna e forte per questa donna che non evoca elfi e folletti e neppure femminili capricci, ma piuttosto una personalità decisa e un pò aggressiva.

Danzano gli abiti con il cappuccio nero, ruotano sotto il ginocchio i pantaloni in sbieco, non sta mai fermo il tailleur di velluto inchiostro.

Continua a leggere

DA PARIGI NUOVO TREND: FIOCCHI E NASTRI PER L’INVERNO

Tutte coi fiocchi il prossimo inverno, in una profusione di nastri e nodi più o meno classicamente acconciati. Tra le novità emerse dalle sfilate del pret-a-porter di Parigi, quella del fiocco, classico emblema lezioso del vestire femminile, è stata forse la più notata. Naturalmente il nastro, con finale di nodo o flocon, in versione inverno 2003, non necessariamente è un simbolo da donna romantica. Sulla Pompadour vista attraverso una lente scura e molto sexy: niente nastri e trine rosa dunque, ma tanto velluto blu e nero con fiocchi strategicamente sistemati soprattutto sulle maniche e i polsi con un effetto di sbuffi e volants. Indimenticabile anche la gonna stretta, tutta in nastri di seta, cuciti assieme a formare un tessuto rigato in orizzontale, ma poi liberi di annodarsi davanti in un gioco di nude look. Anche Valentino è tornato ai fiocchi e ai nodi, per la verità mai del tutto tralasciati. Questa volta li ha usati in abbondanza, per stringere la vita della pelliccia bianca, per chiudere la giacchetta smilza dell’ elegante tailleur, per guarnire il cappello, per definire il taglio impero, per dare un sapore sexy alla tutina nera.

Continua a leggere

Il salone del mobile va a nozze con la moda

Più che “la settimana del mobile” ai cronisti di moda sembra di essere di nuovo precipitati nei giorni delle sfilate, tanti sono gli appuntamenti, all’incrocio tra fashion e design, che si svolgono dentro e fuori il Salone Internazionale del Mobile. Ci sono gli stilisti che creano le loro collezioni per la casa, come Armani e Cavalli, quelli che ospitano i designer, come Fusco con John Hutton, infine quelli che danno feste, come Calvin Klein in collaborazione con Elle.

Continua a leggere

Lavatrice per i capi più delicati

Le inquietanti etichette di lavaggio dei capi alla moda, che minacciano disastri al solo contatto con l’acqua e che spesso dissuadono perfino dal rivolgersi alle tintorie a secco, non faranno più paura a nessuno: Whirlpool ha presentato nei giorni scorsi a Milano dei prototipi di lavatrice (ma il termine è riduttivo) che promettono di fare la felicità di tutte le fashion victim, affezionate ai loro abitini complicati.

Continua a leggere

GIORGIO ARMANI SI DEDICA ALLA CASA

Sempre più preso dal suo progetto casa, Giorgio Armani ha presentato in occasione del salone del mobile la nuova collezione per arredare un “luogo dove vivere”. Perchè anche la casa è cambiata e forse non è più una casa intesa senso tradizionale: “è un loft – dice Armani – non nel senso di grande spazio all’americana, ma nel senso di uno spazio unico abitabile”. Armani Casa, a un anno e mezzo dalla sua nascita, è naturalmente ancora solo una nicchia nell’impero di ‘re Giorgiò (che proprio ieri ha reso noti i risultati 2001, con un fatturato cresciuto del 23%, a 1.272 milioni di euro, un utile ante imposte di 246 milioni di euro e un record di investimenti pari a 307 milioni di euro), il quale tuttavia sembra innamorato di questo settore e annuncia grandi progetti: nel 2002 aprirà 20 corner all’interno di importanti negozi di arredamento; entro ottobre lo spazio di via Durini (dove era collocata la boutique Armani Collezioni) diventerà un negozio un pò particolare, con i mobili e gli accessori presentati come in una vera casa insieme con una serie di oggetti visti e scelti da Armani stesso in giro per il mondo (per esempio, delle ciabattine cinesi di velluto piuttosto che delle ciotole particolari, il tutto a prezzi molto abbordabili); una nuova politica di licenze, produttive e commerciali, per sviluppare la linea Armani Casa.

Continua a leggere