[caption id="attachment_231" align="alignleft" width="120"]Nella foto collezione primavera/estate 2002 di Emanuel Ungaro[/caption]Applausi scroscianti e prolungati per la sposa di Emanuel Ungaro, a chiusura di una collezione particolarmente riuscita. Una sposa etnica, ma romantica, femminile e provocante senza essere volgare. Color avorio, il corpino è di tulle trasparente ricamato di elementi etnici, di quelli da maschere africane, ma anche pastiglie di madreperla, nastri, gelsomini, e si appoggia su una gonna con strascico di tulle e piume, dritta, sinuosa.
Anno: 2019
Maurizio Galante
[caption id="attachment_239" align="alignleft" width="120"]Nella foto collezione Maurizio Galante fall/winter 2000/01[/caption]È fedele a sé stesso, ma sempre nuovo, Maurizio Galante, lo stilista di Latina che è ormai il “cocco” dei francesi, e habituè tra gli invitati all’alta moda parigina. Sotto le alte e magnifiche volte di un vecchio magazzino del Louvre, ha proposto una donna femminile ed elegante, senza eccessi, ma moderna, trasparente e leggera come i tessuti che assembla sapientemente. Quest’anno ha recuperato dal passato pizzi vintage, e li ha “scavati” nella nappa morbida bordandoli di tubicini di perline. Ne ha fatto abiti svasati dallo scollo asimmetrico, giacche dai toni naturali, lunghi abiti svasati.
Alessandro De Benedetti
Donne soldato sulla passerella di Alessandro De Benedetti, algide dentro gli abiti dal taglio maschile elegante e sartoriale, ambigue e misteriose dietro maschere che celano tutto un mondo.
Le forme sono scolpite sul corpo, rigide come una divisa, collo alto e vita stretta, eppure sinuose e carezzevoli sembrano scivolare lungo le curve, definendole.
La sensualità si fa strada attraverso spacchi vertiginosi che corrono lungo gonne dalle linee pulite e rigorose, o dentro le profonde scollature di compassati tailleur.
Aggressiva, sprezzante, sicura di sé, questa guerriera metropolitana esalta la propria femminilità enfatizzando il punto vita e librandosi su scarpe dal tacco altissimo strette da mille lacci che si annodano sopra, sotto e lungo la caviglia. Continua a leggereAlexsandro Palombo
Canti popolari, foglie d’ulivo, enormi giare di terracotta, immagini sacre sbiadite dal tempo… sulla passerella di Alexsandro Palombo sfila la tradizione tutta mediterranea del salento, con le sue antiche suggestioni e le mille contaminazioni etniche e culturali.
Il risultato è una donna libera da costrizioni formali, una nomade aperta al mondo, che non dimentica le proprie origini e la propria identità.
Ed è un pot pourri di elementi stilistici diversi, che si alternano e sovrappongono passando dalla tradizione meridionale dei capi neri e rigorosi, alla classicità del taglio sartoriale per finire con sperimentazioni etniche, quasi tribali.
Alessandro De Benedetti
Donne soldato sulla passerella di Alessandro De Benedetti, algide dentro gli abiti dal taglio maschile elegante e sartoriale, ambigue e misteriose dietro maschere che celano tutto un mondo.
Le forme sono scolpite sul corpo, rigide come una divisa, collo alto e vita stretta, eppure sinuose e carezzevoli sembrano scivolare lungo le curve, definendole.
La sensualità si fa strada attraverso spacchi vertiginosi che corrono lungo gonne dalle linee pulite e rigorose, o dentro le profonde scollature di compassati tailleur. Continua a leggereAlexsandro Palombo
Canti popolari, foglie d’ulivo, enormi giare di terracotta, immagini sacre sbiadite dal tempo… sulla passerella di Alexsandro Palombo sfila la tradizione tutta mediterranea del salento, con le sue antiche suggestioni e le mille contaminazioni etniche e culturali.
Il risultato è una donna libera da costrizioni formali, una nomade aperta al mondo, che non dimentica le proprie origini e la propria identità.
L’uomo dinamico e sportivo veste BELFE
Nessuna collezione sembra soddisfare le esigenze dell’uomo sportivo 2002 come BELFE proponendo tre linee diverse: Golf, Sci e Warm-up, diverse anche nei colori, nei tessuti e nei modelli, ma accomunati da un’unica filosofia, quella della multifunzionalità dei capi realizzati con materiali resistenti, dai colori piùsobri per l’uomo maturo e meno estremo nello sport e più accesi per l’uomo, che ama la comodità in ogni momento del suo tempo libero.
Gas protagonista nel target del vestire giovane
GAS ha presentato al Pitti Uomo la collezione Autunno/ Inverno 2002-2003, proponendo quattro collezioni : Basic e Blue Jeans, Urban, Blue Label, accompagnate da una nuova campagna pubblicitaria, che ha fatto discutere.
La casa di produzione GAS ,infatti, nel rispetto dello spirito del “fashion free”, che da sempre la contraddistingue, ha rotto gli schemi della pubblicità convenzionale affidandosi per la presentazione di quest’ultima collezione ai volti di giovani qualsiasi.
IL TAVOLO DELLA MODA ITALIANA
Competitività e internazionalizzazione sono i due obiettivi all’ ordine del giorno del tavolo della moda che si è tenuto il primo di febbraio, per la prima volta a Firenze, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, a 50 anni dalla prima sfilata del made in Italy che andò in scena proprio in questo spazio nel febbraio del 1952. Un tavolo di venti metri, sistemato a rettangolo, attorno al quale si sono sedute 90 partecipanti, tra i quali il ministro per le attività produttive Antonio Marzano; il suo viceministro con delega al commercio estero, Adolfo Urso; il presidente dell’Ice Beniamino Quintieri ed il direttore generale dell’ Istituto Gioacchino Gabbuti; il presidente di Sistema Moda Italia Vittorio Giulini; il presidente dell’Anci (Associazione calzaturieri) Antonio Brotini; il presidente di Intesa Moda Leandro Gualtieri; della Camera nazionale della moda Mario Boselli; del Centro di Firenze per la Moda Italiana Alfredo Canessa; il sindaco di Firenze Leonardo Domenici e l’assessore toscano alle attività produttive Ambrogio Brenna, in rappresentanza della Conferenza dei presidenti di Regione.
Il tavolo della moda italiana
Competitività e internazionalizzazione sono i due obiettivi all’ ordine del giorno del tavolo della moda che si è tenuto il primo di febbraio, per la prima volta a Firenze, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, a 50 anni dalla prima sfilata del made in Italy che andò in scena proprio in questo spazio nel febbraio del 1952.